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Venerdì, 19 Aprile 2024
Val melaina Tufello / Via Scarpanto, 8

Ciak a Valmelaina, dopo Ladri di Biciclette ecco Frammenti: il set degli studenti racconta la periferia

E' il primo film italiano realizzato con la scuola e i finanziamenti per la formazione: i liceali del Sarandì diventano registi, attori, costumisti e sceneggiatori

Valmelaina torna ad essere set cinematografico. Dopo Ladri di biciclette, girato tra le vie di quella periferia alla fine degli anni '40, arrivano i ciak di Frammenti. 

Ciak a Valmelaina: si gira Frammenti

Proprio sotto alla targa dedicata alla pellicola di De Sica si gireranno le scene del primo film italiano realizzato con la scuola, il liceo di via Sarandì e il Ninni Cassarà di Palermo, grazie alla legge 220 del 2016 sull'audiovisivo. Un esperimento unico: la creazione di un lungometraggio con i finanziamenti per la formazione

"SArandi CassaRÀ un film" nasce infatti nell'ambito di un bando congiunto Miur Mibac ed ha come partner Anac e Alveare per il sociale, oltre al patrocinio del Municipio III. Il primo ciak di Frammenti è in programma lunedì 29 aprile, tra via Scarpanto e via del Gran Paradiso. 

I giovani registi, Sebastian Alexandre, Claudia Bonsangue, Giorgio Leopardi, Caterina Peta, Simone Scardovi, Gabriele Teti si alterneranno alla macchina da presa con la supervisione di Paolo Bianchini di Alveare Cinema. Sul set ci sarà anche Enzo Staiola, il bambino Bruno Ricci nel film "manifesto" del Neorealismo.

Il primo film italiano girato con la scuola

Dopo la fase di scrittura della sceneggiatura, guidati da Alessandro Rossetti dell'Associazione nazionale autori cinematografici (Anac), ora i ragazzi e le ragazze del Liceo professionale di Via Sarandì al Tufello, impegnati nel programma di Alternanza Scuola Lavoro, stanno lavorando, divisi in gruppi, alle altre fasi della realizzazione. Sono infatti partiti i laboratori di scenografia e costumi, mentre quelli di montaggio, suono, missaggio e color correction verranno avviati nelle prossime settimane. 

Intanto la troupe al completo gira il quartiere per i sopralluoghi. I provini, durati un mese e mezzo, hanno coinvolto oltre 100 persone. Il cast è stato infine definito e comprende 14 attrici e attori.

"Non ci sono nomi noti - ha detto Paola Rota della produzione - per sottolineare l'intento del progetto e puntare i riflettori su persone 'normali', nella finzione come nella realtà". 

Il film tradotto nella lingua dei segni e in inglese

Discorso a parte per il sottotitolaggio che verrà realizzato dagli studenti e dalle studentesse del liceo Ninni Cassarà di Palermo che si occuperanno di tradurre il film in un primo momento in inglese e poi nelle altre lingue che studiano a scuola, con particolare attenzione alle categorie sensibili: per i non udenti attraverso la lingua italiana dei segni (Lis) e per i non vedenti con la creazione di una audio guida. 

Tanti i personaggi del mondo del cinema che stanno sposando il progetto: dal pluripremiato direttore della fotografia Luca Bigazzi, all'attore e doppiatore Francesco Pannofino con pure il cantautore Luca Barbarossa che ha donato al film la sua canzone "Roma è de tutti" al film. 

Frammenti racconta il quartiere di Valmelaina

Il titolo Frammenti "è inteso come incontro tra più menti, ma anche come pezzi dell'affresco di un quartiere" - precisa Paolo Bianchini. "Sarà un lungometraggio fatto di storie che si sfiorano e, in alcuni casi, intrecciano per poi 'sciogliersi' in un unico gran finale". 

"Un ritratto di vari personaggi che vivono in questa periferia e la animano" - racconta Giorgio Leopardi. 

Le figure invisibili della periferia

"Figure di invisibili che, rispetto ai Vip di cui tanto sentiamo parlare, hanno in realta' molto di interessante da mostrare" - ha aggiunto Gabriele Teti. "Si parte da qui, dalle persone che ogni giorno incontriamo in autobus, per strada, al bar e si va ancora piu' a fondo, nei luoghi ghetto, dove si realizza l'esistenza di chi viene relegato ai confini della città, chiuso negli stereotipi: 'zingari' e 'barboni' su tutti". 

In Frammenti mondi diversi che si incontrano e luoghi comuni che vengono sfatati. "Si può partire con qualche pregiudizio ma quando poi ti ritrovi le cose davanti semplici e reali i muri crollano" - ha detto Claudia Bonsangue. 

"Pianeti distanti sono a volte anche adulti e ragazzi, ma l'incomunicabilità", secondo Caterina Peta, si può risolvere "con la riflessione e l'auto critica, perche' quando si litiga ognuno pensa di avere ragione, ma poi riflettendo e scegliendo le parole si puo' arrivare a una conclusione pacifica". 
 

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