Un rifugio per senzatetto accanto all’asilo nido: è rivolta a Vigne Nuove
Il ricovero dovrebbe aprire da dicembre a marzo: a separare senzacasa e bambini solo una porta murata. I residenti: "Pronti a scendere in piazza e occupare, questo è un quartiere già in sofferenza"
Una doccia calda, un letto e un rifugio tra quattro mura per far fronte al periodo dell’anno in cui le temperature si fanno più rigide e scampare così il pericolo dell’assideramento: uno dei ricoveri per senzatetto della Capitale – 40 posti in tutto – potrebbe sorgere a Vigne Nuove.
Una struttura che ospiterebbe i senzacasa nelle notti da dicembre a marzo, persone scelte attraverso rigidi requisiti, sorveglianza H24 e la presenza fissa di operatori sociali qualificati: prescrizioni che però non bastano a placare le ire di un intero quartiere.
SENZATETTO ACCANTO AL NIDO - Già perché il ricovero – per il quale gli operai sono già a lavoro – dovrebbe sorgere in via Pasquati, proprio nello stesso fabbricato dell’asilo nido “La Contea degli Hobbit”.
UN ASILO MAI APERTO - Una struttura di proprietà del Municipio abbandonata da anni, in tanti a Vigne Nuove proprio li attendevano la realizzazione di un nido gemello di quello esistente ma le disastrose condizioni delle finanze pubbliche non ne hanno permesso la realizzazione così – da Piazza Sempione – l’idea di sfruttare l’occasione del piano antifreddo di Roma Capitale.
UNA STRUTTURA DA RIMETTERE A NUOVO - Trasformare – per tre mesi - quei locali logori, sporchi e insalubri in un rifugio per senzatetto gestito dalla cooperativa “Ambiente e Lavoro Onlus” che, oltre all’assistenza, si impegnerebbe nella realizzazione dei lavori di riqualificazione restituendo al quartiere la parte dello stabile da tempo sprofondata nell’incuria.
UNA PORTA SEPARERA’ SENZA CASA E BAMBINI - Unico punto di contatto tra l’area che dovrebbe essere dedicata ai senzatetto e quella dove giocano i bambini del nido una porta che è già stata murata. Ma genitori e residenti non ci stanno.
VIGNE NUOVE NON CI STA - “Un centro per clochard accanto ai nostri bambini non esiste” – è il pensiero della maggior parte di coloro che ieri sera hanno partecipato ad un’affollata e infuocata assemblea nella sede del Comitato di Quartiere.
“Non si tratta di avere poca umanità o scarso senso di accoglienza: è il posto scelto che non va bene” – sottolinea una residente mettendo l’accento sulle condizioni già precarie del quartiere.
“Sono 15 anni che abito qui e da sempre sento promesse su servizi e migliorie che dovrebbero arrivare invece – incalza un’altra cittadina – continuano a scaricare su Vigne Nuove problemi e a darci disservizi”.
STRUTTURA SARA’ CONTROLLATA E SICURA - Inutili i tentativi di dissuasione degli Assessori della Giunta Marchionne presenti: a nulla sono valse le spiegazioni puntuali della delegata al Sociale, Eleonora Di Maggio, del delegato alla Scuola, Pierluigi Sernaglia, e di quello alle Attività Produttive, Vittorio Pietrosante.
“Si tratta di un progetto a tempo con le persone ospitate controllate attraverso la Sala Operativa Sociale” – ha spiegato Di Maggio sottolineando come i Servizi Sociali significhino protezione e presidio del territorio e assicurando “controlli serrati sulla struttura”.
Ma Vigne Nuove sembra proprio non voler sentire ragioni: quel centro di accoglienza confinante con il nido non s’ha da fare.
ASCOLTARE CAMPANELLO D’ALLARME E CONTRARIETA’ TERRITOTIO - “Qui si sta parlando di sicurezza dei bambini e di un intero quartiere e proprio in questo delicato periodo bisognerebbe ascoltare questo campanello d’allarme. Evitiamo che Vigne Nuove diventi la nuova Tor Sapienza” – tuona Francesco Filini, capogruppo di Fratelli d’Italia.
“L’intento è nobile, l’ubicazione assai discutibile, ma quando i rappresentanti istituzionali si rendono conto che il progetto va contro la volontà dei cittadini devono prenderne atto e dar seguito a quanto chiede il territorio” – commenta Cristiano Bonelli, capogruppo NCD ed ex minisindaco, invitando l’attuale Giunta a tornare sui propri passi.
Nella concitata assemblea un solo commento di apertura al progetto: “Ci sono tanti posti per l’emergenza freddo che a marzo chiudono dopo aver dato per 4 mesi un servizio importante e anche qualche posto di lavoro. La gente è spaventata perché non sa e non conosce”.
CITTADINI MESSI DAVANTI AL FATTO COMPIUTO - In tanti infatti lamentano la mancata comunicazione da parte del Municipio, l’intenzione di realizzare il ricovero per senzacasa è stata infatti appresa per caso quando uno dei residenti – convinto che quei lavori in corso fossero per la realizzazione del nuovo asilo – ha deciso di saperne di più.
“Siamo stati messi davanti al fatto compiuto, nessuno si è degnato di informarsi su che cosa pensava il quartiere di questa scelta scellerata”.
Vigne Nuove – nonostante in molti credano che ormai i giochi siano fatti – annuncia battaglia: “Siamo pronti ad occupare e scendere in piazza: il centro per senzatetto confinante con l’asilo nido non lo vogliamo”.