Piazza di Val Melaina: da luogo storico ad area degradata
La denuncia è del Comitato di Val Melaina. "Una volta la piazza era un luogo storico, oggi è in mano ai costruttori e noi cittadini non abbiamo luoghi di aggregazione"
"C’era una volta la “Piazza del Mercato di Valmelaina”, una piazza storica per la città di Roma, orgoglio del quartiere e meta di tutti i romani che in quel mercato trovavano prodotti eccellenti ai prezzi più bassi della città". Ora però non c'è più, o almeno non è più come prima e a denunciarne lo stato di abbandono è il Comitato di Quartiere Val Melaina. Tutto ha avuto inizio con due atti notarili, "il primo del 25 ottobre del 2002 e il secondo del 29 novembre del 2005", con i quali fu eliminato il mercato "e venne regalato da Veltroni alla società che costruì i box nell’area sottostante, alla quale concesse il diritto di superficie dell’area comunale, privando la collettività di uno spazio fondamentale per la vita sociale del quartiere".
L’area sorge nello spazio compreso tra via Gorgona, Via Stampalia, Via Val Melaina e Via Scarpanto e rappresenta una linea di confine molto precisa per le anime che vivono il quartiere: su quella piazza si affacciano, infatti, gli stabili di Via Gorgona, che rappresentano il terminale della zona residenziale che parte da Viale Jonio, passando per Via Ventotene; dall’altra, invece si affacciano gli appartamenti di Via Stampalia, dove cominciano gli edifici “popolari” che si estendono fino al Tufello, passando per Via Isole Curzolane.
Una sorta di "lotta di classe", come l'ha definita il Comitato, "tra chi crede di avere il diritto di usufrutto della piazza, come sancito dai documenti, e chi non ha più altri posti dove far giocare i bambini e passare del tempo in compagnia".
"In più si sono aggiunti anche i commercianti di zona che, nel tempo, hanno visto morire il commercio della piazza, sia a causa dello spostamento del mercato, sia a causa delle scellerate discipline del traffico adottate negli anni, ed ora vedono nella valorizzazione della zona un’ occasione di rilancio, soprattutto in vista della prossima apertura della stazione della Metro B1". E i cittadini invece che fine hanno fatto? "Non siamo mai stati interpellati nelle decisioni e siamo al momento privati dell’unico spazio accessibile per la socializzazione in un quartiere in cui la cantierizzazione si è abbattuta come un mostro vorace fagocitando tutti quelli che erano i luoghi storici dove i cittadini del quartiere trascorrevano insieme il loro tempo libero". Cittadini che, tra l'altro, poco tempo fa, hanno sostituito "le altalene dell’area giochi, le quali erano state danneggiate e rappresentavano un pericolo per i bambini". Da allora però "nessun intervento".
