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Talenti: chiude la casa di riposo Roma II

Cominceranno questa settimana i trasferimenti degli anziani in altre case di riposo. Dove saranno ricollocati i lavoratori? Nei prossimi giorni conferenza stampa del Pd

In molti speravano in un cambiamento di posizione dell’amministrazione capitolina sulla sorte di Roma II. Nulla invece è cambiato dall’ultima delibera, e questa settimana comincerà la procedura per la chiusura, che era stata prevista per la fine del 2011. Dei 75 anziani che la struttura ospitava, qualcuno potrà tornare dalla famiglia, ma la maggior parte verrà trasferita e divisa fra altre due strutture, la casa di riposo Bruno Buozzi e Roma III. I trasferimenti sarebbero dovuti cominciare oggi stesso, ma la mobilitazione dei lavoratori della casa di riposo, che ad oggi non sanno dove verranno ricollocati, ha fatto slittare di qualche giorno i termini.

Il Pd, che nei prossimi giorni terrà una conferenza stampa su questa vicenda, oggi dichiara in una nota: “La cura Alemanno tra gli interventi “innovativi” ha decretato la ricollocazione in altre strutture degli ospiti che avevano nel tempo formato una vera e propria comunità, non avendo oltretutto una famiglia di riferimento e disponibilità economiche. La mobilitazione dei cittadini (sono state raccolte oltre 2500 firme), delle famiglie degli anziani, dei lavoratori, le interrogazioni e le mozioni a firma Pd in Aula Giulio Cesare e in consiglio municipale non sono riuscite a bloccare questa sorta di deportazione imposta dall’amministrazione a firma Alemanno, che aveva promesso due rassicurazioni. Garanzie per i lavoratori e che gli anziani sarebbero stati trasferiti in una struttura che offrisse loro gli stessi servizi fino ad ora erogati. Tutte e due le promesse sono state disattese”. Con queste parole i consiglieri Federica Rampini, Daniele Azzimo e Massimiliano Valeriani hanno denunciato oggi quanto sta accadendo.

“Gli anziani”, continuano Rampini, Ozzimo, Valeriani, “saranno divisi e sradicati in altre due case di riposo e lì non troveranno né un ricovero simile  a quello che lasciano né gli operatori con cui hanno vissuto. Inoltre, ad oggi, per i lavoratori (5 dipendenti del Comune di Roma e 55 di tre cooperative diverse), al momento riuniti in assemblea, non ci sono garanzie e rassicurazioni per il loro futuro lavorativo. Non solo. I tagli continueranno a colpire le fasce più deboli e disagiate, sono infatti previste in breve tempo nella nostra città altre due chiusure di altrettante Case di Riposo gestite dal Comune di Roma”.

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