Liste d'attesa per i disabili: lettera di Anagramma alla Belviso

Rappresento un'associazione di volontariato che mette pass'one e impegno in ciò che fa. Sicuramente Lei, oberata di impegni, ci ha messo nel dimenticatoio, classificandoci come associazione di serie D. Questo l'abbiamo capito dal fatto che abbiamo inviato presso il suo ufficio un fax dove le richiedevamo un incontro per farle conoscere il nostro operato e per richiederle un maggiore impegno per tutte quelle persone che vivono un disagio sociale

La data del fax? 25 giugno 2010. Sì, ha letto bene. Devo pensare che non le stanno a cuore i diversamente abili? Che intende ancora ignorarci? Che non sa cosa rispondere? Chi le dà il diritto di non darci risposte? Sa che ci sono ragazzi minori in stato di gravità che attendono l'assistenza domiciliare e non e che le famiglie stanno rinunciando anche al dignitoso lavoro per assistere i figli?

Si rende conto del fatto che sta facendo di tutto per indispettire i cittadini? Per quanto mi riguarda sono stanco di essere paziente, diplomatico, aspettare una chiamata che non arriverà mai. Ci deve degnare di una sua risposta: è un suo dovere istituzionale.

Anagramma onlus collabora fattivamente nel IV Municipio di Roma ed è la mia associazione e nel tempo, contro tutti e tutto abbiamo istituito servizi al cittadino diversamente abile e in forma gratuita, con le nostre forze e con chi ha condiviso i nostri progetti.

Spero Assessore Sveva Belviso che le giunga voce di questa mia lettera e si ravveda nel prendere provvedimenti seri e certi e che non faccia orecchie da mercante. Per quanto mi riguarda non mollerò la presa e le continuerò a scrivere il disagio che queste persone provano.

Cristiano Ceccato Presidente  Anagramma onlus