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Serpentara-Fidene Fidene / Via Don Giustino Maria Russolillo

Scuola Nobel, installazioni e striscioni dopo l’incendio: “La cultura è ignifuga”

Messaggi chiari a chi ha dato alle fiamme parte della scuola: "Attacco alle strutture morali del quartiere". Al via la messa in sicurezza, entro settembre la recinzione

Due piani interamente anneriti, infissi deformati e vetri che non esistono più: così appare oggi una parte dell’edificio che ospita la scuola media Nobel a Fidene.


La settimana scorsa l’atto incendiario che ha devastato biblioteca, videoteca e parte dell’aula che ospitava la classe II D. Ambienti importanti per alunni e docenti dell’istituto che proprio in questi mesi avevano anche cominciato a sfruttare a pieno quella lavagna interattiva multimediale donata dal MIUR a dicembre e anch’essa distrutta dalle fiamme.


Un gesto che ha scosso l’intero quartiere e che ha provocato la reazione matura e consapevole di tutta la scuola.
I ragazzi, insieme ai professori, hanno risposto con un’installazione artistica e con alcuni striscioni per mandare messaggi ben chiari agli autori di quel gesto tanto grave quanto incomprensibile: “La scuola non si ferma qui”, “La cultura è ignifuga” – hanno scritto armandosi di spray e cartone.


Venerdì scorso nella sala teatro l’assemblea di alunni, corpo docente, genitori e tanti cittadini insieme al Municipio: “La migliore risposta ai piromani e ai vandali che troppo spesso hanno preso di mira questo istituto” – ha detto il Presidente del III, Paolo Marchionne.

A condannare fermamente quanto accaduto è stata la preside  Giuliana Zona: “Siamo profondamente feriti, questo è un vero e proprio attacco alle strutture morali. Un gesto che mostra la totale mancanza di senso civico” – ha detto la professoressa escludendo in maniera categorica che gli autori possano nascondersi tra gli alunni della Nobel “spesso lodati per l’educazione ed il rispetto dai gestori delle strutture che hanno avuto modo di ospitarci durante visite didattiche e campiscuola”.


“Questo è un polo culturale, uno spazio di aggregazione: un patrimonio del quartiere da tutelare a pieno” – ha commentato il prof. Paolo Minasi, strappando un caloroso applauso da parte di tutti nel momento in cui ha sottolineato fermamente l’importanza di riflettere sul valore sociale ed educativo della scuola.


Il tema fondamentale, esteso anche all’intero quartiere, è stato quello della sicurezza che da settembre sarà maggiormente garantita proprio alla Nobel: alla ripresa delle lezioni intorno all’edificio arriverà finalmente quella recinzione da sempre chiesta e mai ottenuta, un deterrente che non consentirà più di sfruttare il cortile della scuola come scorciatoia e di utilizzare i prati come luogo di bivacco o aree verdi nelle quali fare pic nic.


“Un impegno che ho preso all’inizio del mio mandato e intendo mantenere” – ha detto l’Assessore alla Scuola del III, Pierluigi Sernaglia, comunicando ai presenti come l’istituto di Fidene sia stato indicato dal Municipio in un bando afinchè possano arrivare fondi per la totale messa in sicurezza e ristrutturazione.

Scuola Nobel, dopo l'incendio installazioni e striscioni


Intanto in via Russolillo, dopo le fiamme, sono iniziati i lavori per la stabilizzazione della struttura: “Entro l’inizio del nuovo anno scolastico verranno ripristinate tutte le parti danneggiate” - ha assicurato il minisindaco del Roma Montesacro non sottacendo sulle ulteriori e numerose problematiche strutturali che presenta l’istituto.


“Questo incontro nasce da un’esigenza: dare un segnale opposto e contrario a quello che è successo. La custodia della scuola passa dall’impegno di tutti i cittadini: un messaggio che va diffuso per tutelare e valorizzare un’istituzione così importante” – ha detto il Presidente Marchionne.


L’assemblea è stata anche l’occasione per evidenziare importanti tematiche legate al quartiere. Alcune mamme ne hanno denunciato il costante abbandono, tra parchi infrequentabili, illuminazione scarsa, insediamenti abusivi e la diffusa pratica del rovistaggio: “Un contesto sociale arrivato allo sbando” – ha sottolineato qualcuno, mentre altri hanno ricordato come anche quell’area sia vittima dei miasmi insopportabili provenienti dall’impianto Ama.


Questioni scottanti che saranno presto affrontate in un apposito incontro, quello tra il Municipio e i cittadini che nell’assemblea di venerdì hanno fatto capire chiaramente come l’atto vandalico alla Nobel, per quanto grave, rappresenti solamente la punta dell’iceberg delle molteplici problematiche che attanagliano una realtà storica e importante come quella di Fidene.

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