Delocalizzazione impianto Ama, Alemanno: "Ora non ci sono i fondi"
Il Primo Cittadino ha definito l'impianto Ama di via Salaria una struttura fondamentale nella battaglia per aumentare la differenziata: ardua la strada per la delocalizzazione
La questione della delocalizzazione dell’impianto Ama di Via Salaria 981 è una di quelle che caratterizzerà la prossima campagna elettorale: tra atti, petizioni, promesse ed impegni ad ora dello spostamento della struttura non v’è ancora alcuna traccia concreta.
In un’intervista rilasciata a RomaToday, il Sindaco Gianni Alemanno, è voluto ritornare sulla vicenda che ormai da quasi due anni fa discutere il IV Municipio ed esaspera gli animi dei residenti di Villa Spada e dei lavoratori della Salaria, sottoposti quotidianamente al cattivo odore.
Il Primo Cittadino ha voluto concentrare la propria attenzione su tre elementi che ha definito importanti: l’opera di sanificazione che – secondo Alemanno – avrebbe migliorato la situazione; l’indagine della Procura che dovrà accertare la responsabilità e dunque la provenienza dei miasmi ed infine ha tenuto a ribadire che l’errore è stato a monte, ossia posizionare li, così vicino al centro abitato, quell’impianto.
“Mi pare – ha detto il Primo Cittadino - che da quando abbiamo effettuato la sanificazione le proteste siano scemate, segno che i lavori sono andati nella direzione giusta”.
Ma in realtà a Villa Spada la mobilitazione non si è mai fermata e i residenti hanno continuato a chiedere a gran voce un impegno concreto per lo spostamento dell’impianto di TMB.
Anche il Presidente Bonelli ha intrapreso tale strada fissando alcuni punti inamovibili per giungere alla delocalizzazione: trovare le risorse economiche necessarie e un’area idonea ad ospitare il sito Ama, ma a quanto traspare dalle parole del Sindaco il percorso è ancora assai lungo e tortuoso.
“Bonelli, da ottimo presidente di municipio – ha detto Alemanno - combatte la sua giusta battaglia e sono convinto che la porterà, anzi la porteremo, a casa.Il problema è che ora come ora non ci sono i fondi per spostare l'impianto. Nella battaglia per aumentare la differenziata quella struttura è poi fondamentale. L'obiettivo, a lungo termine – ha promesso il Sindaco - resta comunque quello di sanare un errore fatto da chi scelse sciaguratamente di posizionare lì quel centro”.