“Accampamenti, degrado e rovistaggio” al Valli arriva la vigilanza dei residenti

Fumi densi che in particolare nelle ore serali si innalzano dal Parco delle Valli, via vai di nomadi con carrelli e fagotti al seguito, mendicità, rovistaggio e la mattina – nei giardini di Val Padana così come nel ‘pratone’ – i segni del bivacco. Non vanno dimenticati poi gli episodi di piromania e il fenomeno, mai sopito, dei parcheggiatori abusivi.

Questa la situazione che da mesi denunciano i residenti del Valli alle prese con un progressivo abbrutimento del quartiere: in merito a roghi e baraccopoli inviato pure un esposto alla Procura della Repubblica, ma le misure da prendere in materia di sicurezza sembrano più che mai urgenti.

Così il Comitato di Quartiere ha lanciato un’idea: il servizio volontario di vigilanza.
L’iniziativa – che per adesso rimane solo teorica – prevede un gruppo di tre o quattro membri del Comitato, facilmente identificabili, a passeggio per un itinerario nelle strade del quartiere considerate più a rischio: il tutto, ovviamente, nell’assoluto rispetto delle leggi.

Guai dunque a chiamarle ‘ronde’: “Non ci interessa assolutamente questo tipo di azione, il nostro sarà un modo per riprenderci il quartiere, non è più possibile – spiega Piergiorgio Bruni del Comitato – aver paura dentro casa nostra”.

Un modo per far sentire la propria presenza sul territorio ma anche per mandare un messaggio a Piazza Sempione: “Se non sono in grado d provvedere alle esigenze dei cittadini, di tutelarli, di difenderli e farli vivere serenamente  come ormai accade da diverso tempo il Comitato Le Valli li invita a fare qualcosa di sano, dignitoso e rispettoso verso che paga loro lo stipendio: dimettersi”.

Della questione vigilanza e delle priorità da affrontare per ridare maggior vivibilità alla zona si parlerà nel primo incontro convocato tramite il gruppo Facebook per domenica 8 marzo.