Ancora fumi dalle baraccopoli, il Valli si ribella: “Class action per tutelare salute”
La scorsa notte è stata una delle tante nelle quali il quartiere è stato invaso da odori nauseabondi e "tossici". Residenti sul piede di guerra: "Non finirà a tarallucci e vino"
Ancora nasi turati nel quadrante Valli-Conca d’Oro dove la notte scorsa è stata una delle tante durante le quali i residenti hanno dovuto misurarsi con i fumi acri e nauseabondi provenienti, molto probabilmente, dalle numerose baraccopoli che sorgono nel Parco delle Valli lungo la ferrovia e gli argini del fiume.
Ore di aria irrespirabile con una coltre bianca – assicurano gli abitanti – addirittura visibile.
Un fenomeno, quello dei roghi da molti ritenuti “tossici”, più volte denunciato dai cittadini e dal Comitato di Quartiere che ne ha fatto soprattutto una battaglia inerente la “salute pubblica”.
Così dopo l’ennesima nottata tra fumi maleodoranti e odore di plastica bruciata ecco la zona correre ai ripari e passare al contrattacco: attraverso i social è iniziata infatti la raccolta di materiale fotografico e di testimonianze che andranno a corredo di una class action che il Comitato ‘Le Valli’ – dopo il recente esposto alla Procura della Repubblica – sta preparando insieme ad altre aggregazioni cittadine.
Pronte anche le schede informative di monitoraggio dello stato di salute degli abitanti del quartiere “che da molto, troppo tempo, - dicono dal Valli - stanno patendo a causa dei fumi tossici”. Documenti che serviranno – sottolineano - alla richiesta di risarcimento in sede civile.
Insomma il Valli si mobilita. Dopo l’idea delle “sentinelle civiche” e l’esposto in Procura la questione, probabilmente, arriverà nelle aule di Tribunale: “E' bene che le istituzioni sappiano che vada come vada non può finire a tarallucci e vino per chi – chiosa il Comitato - ha speculato sulla pelle dei cittadini”.
