Centro sportivo Delle Vittorie, blitz di Marchionne: "Riattiva lo sport"
Campi abbandonati, pista di atletica nel degrado e spalti deserti: il candidato del PD chiede la riapertura dell'impianto attraverso forme di custodia sociale
Un centro sportivo che potrebbe essere un importante polo di aggregazione per il quartiere e che invece giace in completo stato di abbandono: è la storia del “Delle Vittorie” a Vigne Nuove, chiuso da ormai tre anni - ossia da quando il privato è fallito – e ad oggi uno dei tanti spazi utili finiti nel dimenticatoio con la minaccia della speculazione sempre dietro l’angolo.
Un polo sportivo da sempre al centro dell’attenzione dei residenti e con il Comitato “Delle Vittorie Bene Comune” che da anni ne chiede la custodia sociale; un centro per il quale tutti sembrano volere la riapertura, compresi i militanti di Casapound che nell’ottobre scorso lo hanno occupato chiedendo alle istituzioni la trasparenza nel bando di assegnazione e la possibilità per i residenti del quartiere di usufruirne a prezzi popolari.
Questa mattina ad effettuare il blitz in piazzale Ennio Flaiano sono stati gli attivisti del comitato elettorale di Paolo Marchionne, candidato del centrosinistra alla presidenza di Piazza Sempione: “Riattiva lo sport” – questo lo striscione esposto per chiedere la riapertura immediata dell’impianto.
“L’impianto comunale sportivo “Delle Vittorie” è una delle vergogne di questo municipio” – ha detto Marchionne spiegando come la decisione della giunta Alemanno di assegnare al Cral Ama il centro non abbia sortito nessun effetto, “ma anzi – ha sottolineato - è stata occasione di sperpero di risorse pubbliche”.
La proposta dell’esponente del PD è quella di riaprire immediatamente il centro sportivo di Vigne Nuove attraverso forme di custodia sociale che possano coinvolgere tutte le società sportive, che non hanno un campo, a collaborare insieme: “Un lavoro di sinergia con le realtà sociali del territorio perché – ha spiegato Marchionne - questo quartiere ha bisogno di servizi e questo impianto sportivo può essere utile anche per progetti sociali”