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Carnevale, polemiche nel IV Municipio

Asi Ciao rinuncia alla richiesta di finanziamento: “Contro l’associazione campagna vessatoria”. Marchionne, PD: “Soldi che possono essere utilizzati piuttosto per scuole o barriere architettoniche”. Filini, PDL: “Sarebbero andati persi, ed è tutto regolare”

Carnevale tra le polemiche nel IV municipio. Lo racconta a RomaToday Paolo Marchionne, consigliere del PD. “Prima della chiusura del bilancio, 45mila euro sono stati divisi tra il IV, il XII e il XVIII municipio. Due di questi hanno affidato la cifra alla stessa associazione, Asi Ciao, per finanziare, almeno nel IV, la festa di carnevale: dell’intera cifra, 10mila euro dovevano essere utilizzati per spese di segreteria e cachet animatori”, spiega. Ieri il colpo di scena: l’Asi Ciao, alla fine, ha deciso di rinunciare ai fondi, come annunciato dal commissario coordinatore, Dario Cuomo.

“La sede legale dell’associazione”, spiega Marchionne, “è in via dei Prati Fiscali 201: stesso indirizzo del comitato elettorale di Francesco Filini (assessore del Pdl in IV municipio, ndr). E Filini è la stessa persona che ha firmato la memoria di giunta che dà il via libera all’Asi Ciao per l’organizzazione della festa”. Ma non finisce qui, per il PD: “l’associazione è anche collegata a Laura Marsilio (assessore per le Politiche Educative e Scolastiche, ndr): il suo attuale marito ne è ex presidente”.

Una situazione non chiara, a detta dei democratici, nell’interesse delle finanze istituzionali e dell’assessorato alla famiglia del Comune: “Da quando abbiamo sollevato dubbi su questa situazione”, aggiunge il consigliere dell’opposizione, “sul sito di Asi Ciao e su altri siti collegati sono stati oscurati alcuni link che riconducevano a esponenti politici della stessa area e con lo statuto dell’associazione”.

“15mila euro non avrebbero risolto nessuno dei problemi del IV Municipio, che è enorme” commenta Paolo Marchionne. “Ma il modo e le tempistiche con cui sono stati affidati quei soldi non è chiaro. Nessuna associazione culturale ha il privilegio di presentare un progetto e vederselo finanziato il giorno stesso”. Nel IV Municipio, racconta il consigliere, “si fanno bandi anche per somme assai inferiori, specie nella cultura. E’ vero, ricorrere al bando non è obbligatorio per cifre inferiori ai 20mila euro, ma se mettiamo insieme i soldi dati ad Asi Ciao, quella somma viene superata. E’ strano che due municipi agli antipodi della città, il XVIII e il IV, così diversi tra loro, abbiano affidato la cifra alla stessa associazione. L’assessorato avrebbe dovuto indire un bando, mentre così hanno potuto evitarlo”.

“Ricordo che chi ci accusa ha, per legge, l’onere di provare”, controbatte Francesco Filini. “La procedura è stata seguita e non si è fatto nulla di differente rispetto alle precedenti amministrazioni. L’associazione Asi Ciao ha presentato un progetto, abbiamo fatto richiesta per questi fondi al dipartimento, che ci ha risposto mettendoci a disposizione una cifra che dovevamo impegnare immediatamente, altrimenti l’avremmo persa. La Giunta (la Giunta, si badi) municipale ha visto il progetto e approvato una memoria con la disposizione dei fondi per l’iniziativa. Qual è il problema?”

“Per quella cifra si poteva evitare il bando, come è stato fatto anche in passato. Non so, quindi, con quale cognizione di causa parli Marchionne” commenta l’assessore. Ma quei soldi potevano piuttosto essere utilizzati per altre opere: le scuole, o l’abbattimento delle barriere architettoniche nel IV Municipio? “Il PD fa una magra figura ad argomentare in questo modo. Le barriere architettoniche del IV Municipio sono realmente un enorme problema, ma ci vogliono molti più soldi”.

Francesco Filini è stato ascoltato nei giorni scorsi in Commissione Trasparenza. “Ha dimostrato la correttezza dei rapporti istituzionali fra una maggioranza che ha il compito di governare e l’opposizione che ha il compito di controllare il suo operato”, ha spiegato Cristiano Riggio, presidente della Commissione.

Il Sindaco Gianni Alemanno non ha dubbi: “Asi Ciao ha dato lezione di stile”. Dario Cuomo, nell’annunciare il ritiro, ha fatto sapere che l’associazione ha dato mandato ai propri legali “per tutelare la propria immagine nelle sedi più opportune”. La scelta di rinunciare è stata dettata, spiega Cuomo, da una “campagna vessatoria” dalle finalità “strumentali e denigratori”.

“Negli ultimi giorni una campagna mass-mediatica faziosa e di dubbia professionalità ha presentato all'attenzione della comunità romana un quadro secondo il quale l’Asi Ciao sarebbe favorita dall'attuale congiuntura politica”, ha dichiarato il commissario, “lasciando addirittura adombrare la possibilità di assegnazione dei finanziamenti illegittimi. Si è voluto prendere a pretesto il fatto che fino al 2002 Pierpaolo Terranova, marito dell’assessore comunale Laura Marsilio, avesse ricoperto la carica di presidente nazionale dell'associazione e che uno dei componenti del suo staff, Francesco Quintiliani, abbia ricoperto tale incarico fino al 28 luglio 2008, data in cui ha rassegnato le dimissioni ossia tre mesi prima di assumere l'incarico in assessorato, per alimentare sospetti e illazioni sulla trasparenza dei comportamenti adottati”. “La rinuncia da parte dell’Asi Ciao non cancella le responsabilità politiche di questa vicenda, anzi le conferma”, taglia corto l’opposizione in una nota ufficiale.

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