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Il Tevere rompe gli argini, affondato il centro sportivo Jubileum

Gesto di disperazione di uno dei soci che si è arrampicato su una palafitta per protestare contro la mancata messa in sicurezza degli argini. Il Municipio: "Nessuno sarà lasciato solo"

Una vera e propria onda quella che questa notte, intorno alle 4, ha sommerso il Centro Sportivo Jubileum: struttura che sorge in via di Castel Giubileo 61.


I campi di calcio e calcetto sono ora dei laghi immensi, emergono dall’acqua marrone solo le porte a ricordare quello che c’era fino a ieri e che adesso è da ricostruire. Stessa identica situazione per i locali interni sommersi dal fango e dall’acqua che hanno raggiunto i 60cm di altezza.


Nella mattinata anche il gesto disperato e plateale di uno dei soci che si è arrampicato su una palafitta per protestare: si sentono soli i proprietari del Centro che per anni hanno aspettato invano la messa in sicurezza degli argini di quella parte del Tevere, promessa anche dopo la piena del 2012 ma mai messa in atto.


Grazie all’intervento dell’Assessore all’Ambiente, Gianna Le Donne, e della consigliera del PD, Anna Punzo, l’uomo ha deciso di scendere: a Castel Giubileo c’è una struttura da ricostruire, un sogno che deve riprendere a vivere.


“Nessuno sarà lasciato solo e le famiglie che con quegli impianti ci vivevano potranno continuare a farlo. L'impegno che ho preso in prima persona – ha detto la Democratica Punzo - è che i campi possano tornare quanto prima operativi anche per le squadre dei bimbi che lì si allenano e giocano”.


Intanto il quartiere si è stretto intorno ai gestori del Centro Sportivo e si moltiplicano gli appelli di solidarietà per una struttura importante, luogo di socialità e incontro per molti, oltre che fonte di lavoro per tante famiglie. Il Jubileum dovrà riemergere puntando sulle proprie forze ed energie. Ancora una volta.

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