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Torce per tutti a Porta di Roma: un anno di buio tra furti di rame e contenziosi

Nel quartiere del Municipio III si vive nell'oscurità da mesi: ognuno si organizza come può tra pile per camminare al sicuro, vigilantes privati e insegne dei negozi accese. Lunedì l'incontro forse risolutivo tra ACEA Reti e costruttori

Porta di Roma ancora al buio. Lampioni spenti e strade nell'oscurità per il quartiere del Municipio III non sono affatto una novità: qui i residenti, da oltre un anno, denunciano infatti i disservizi che li costringono praticamente a vivere nelle tenebre. 

Tante al calar del Sole le problematiche a cui l'intera zona va incontro: scarsa e quasi nulla la visibilità nelle vie con gli automobilisti, quelli più prudenti, costretti a procedere a passo d'uomo e i pedoni ad attraversare sperando nel rispetto della segnaletica stradale ma soprattutto con l'auspicio di essere visti. 

Qui il buio ha poi spianato la strada anche alla microcriminalità con appartamenti, negozi e box violati; lunga anche la serie di auto ritrovate senza gomme sui mattoni. 

Così da qualche tempo a Porta di Roma gli abitanti girano con le torce elettriche o da smartphone in tasca e i negozianti, per preservare le proprie attività e pure per fornire un aiuto alla cittadinanza, lasciano le insegne accese. Le uniche fonti luminose ad oggi presenti nel quartiere. 

Cavi sguainati rinvenuti a Porta di Roma/foto Parco delle Sabine / Porta di Roma

Insomma tra tecnologia e pure vigilantes privati ognuno qui si arrangia come può in attesa che, dopo tante promesse, torni finalmente la luce. 
Risolto, a quanto riportano da Piazza Sempione, il contenzioso tra ACEA Distribuzione e i costruttori "rei" sostanzialmente di non aver pagato la bolletta lasciando il quartiere nell'oscurità.

Ancora da dirimere tuttavia l'altra intricata contesa: quella con ACEA Reti per la messa a norma dei lampioni. Qui i costruttori, che hanno ancora in carico l'intero impianto, dovranno necessariamente riparare i guasti derivanti soprattutto dal furto dei cavi: centinaia di metri quelli trovati nascosti dai residenti nel corso di un intervento di ripristino del decoro. 

E sulla vicenda potrebbe registrarsi un importante passo in avanti già, si fa per dire, lunedì prossimo quando in Campidoglio si incontreranno le parti in causa: "Quello di lunedì non è il primo ma speriamo sia l'ultimo degli incontri propedeutici alla risoluzione di questa vicenda annosa. L'auspicio - ha detto a RomaToday il minisindaco del Municipio III, Paolo Marchionne - è quello che si giunga ad un accordo bonario tra le parti e che nel giro di un mese a Porta di Roma venga ripristinata l''illuminazione". 

Occhi puntati quindi su quanto accadrà a Palazzo Senatorio tra pochi giorni: il prossimo mese dunque il quartiere potrebbe rivedere la luce. Con la speranza che non si tratti però di un Pesce d'Aprile. 
 

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