Valmelaina: il mercato che muore tra rifiuti, abusivi e illegalità
Nel parcheggio mendicità infantile e una discarica dove i rifiuti sovrastano le automobili; intorno il mercatino illegale dei nomadi tra coltelli, giochi, scarpe e altri oggetti dalla dubbia provenienza
Il traffico è congestionato, le automobili entrano ed escono dal parcheggio a spina sul lato della strada mentre i più coraggiosi si addentrano in quel rettangolo di terriccio e degrado alle spalle dei banchi.
Siamo a Valmelaina, al mercato che da oltre dieci anni anima le mattinate di via Giovanni Conti.
Un enorme capannone, decine i box che lo occupano: anche qui la crisi si fa sentire e i clienti, perlopiù habitué e affezionati, comprano sempre meno.
Ogni operatore urla la propria offerta e pubblicizza la merce del suo banco: scene comuni per un mercato rionale sopravvissuto ai centri commerciali e alla grande distribuzione, il cui destino però è adesso stretto nella morsa del degrado al quale si aggiunge anche una buona dose di illegalità.
IL PARCHEGGIO – Nel terreno, di proprietà dell’Inps, dietro i banchi all’aperto sorge una vera e propria discarica.
Decine di materassi sporchi e accatastati ai lati, dozzine di televisori e vecchi monitor, mobili dismessi, lamiere, infissi in disuso, sacchetti con gli scarti di cantieri e ristrutturazioni, copertoni, specchi e vetri in frantumi ad ogni angolo.
I rifiuti sovrastano così le automobili: “E’ una situazione che va avanti da tempo, più di segnalare a chi di dovere non sappiamo che fare” – dice un operatore che lavora tutto il giorno con il ronzio delle mosche attratte da chissà quale scarto alimentare gettato tra i cespugli e gli altri rifiuti del parcheggio che sta alle sue spalle.
“Nel tempo abbiamo anche effettuato delle pulizie ma la situazione non cambia” – racconta un altro venditore auspicando la chiusura definitiva di quello spazio in cui l’immondizia sta riducendo sensibilmente anche i posti auto.
MENDICITA’ INFANTILE - Ma il degrado legato al parcheggio, se è già abbastanza, non è tutto: nello spiazzo infatti spesso si verificano episodi di mendicità infantile, con minori nomadi a chiedere spicci a chi lascia in sosta la propria vettura.
Bambini lasciati nel parcheggio ma controllati a vista da papà, e soprattutto mamme, che proprio in via Giovanni Conti danno quotidianamente vita ad un mercatino alternativo.
IL MERCATINO DELL’ILLEGALITA’ - Nei trecento metri tra via Monte Massico e via Conti, prima dell’ingresso del mercato, è tutto un proliferare di banchi arrangiati a terra. I teli, forse un tempo bianchi, vengono stesi sulle aiuole a bordo strada; la merce – sporca, deteriorata e di dubbia provenienza – esposta ai clienti: ferraglia varia, vecchi giochi, coltelli, abbigliamento usurato e scarpe.
In questo suk a nord di Roma si trova proprio di tutto: qualcuno si ferma incuriosito, altri arrivano danno un’occhiata veloce e passano.
I teli si chiudono in fretta e furia quando dal fondo della strada giunge una pattuglia della Polizia Locale, allertata forse dalle numerose segnalazioni che ormai quotidianamente inoltrano i residenti e i frequentatori del mercato, quello vero.
Ma passato il controllo, passata anche la paura e così ad agenti ormai lontani quasi tutti i venditori abusivi tornano ad affollare il ciglio della strada tra cittadini a passeggio e studenti alla fermata dell’autobus.
Tra degrado e abusivismo tenta dunque di resistere il mercato di Valmelaina: un tempo luogo di pregio e punto di riferimento per tutta la Città, adesso relegato al ruolo di nobile decaduto sotto i colpi della crisi, della grande distribuzione e anche di quell’illegalità tutt’intorno che giornalmente ne logora il prestigio e la vivibilità.