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Val melaina Via Ventotene

Via Ventotene, Marino commemora le 8 vittime: "Controlli ossessivi per prevenire queste disgrazie"

Sul posto, a deporre corone di alloro a memoria delle vittime civili e dei pompieri che persero la vita a causa di una fuga di gas che causò una fortissima deflagrazione, erano presenti le istituzioni cittadine, a partire dal sindaco di Roma, Ignazio Marino, e dal presidente del III Municipio, Paolo Marchionne

Ore 9.27. Per il tredicesimo anno di fila, in via Ventotene, suonano a morte le sirene dei vigili del fuoco. Per il tredicesimo anno di fila gli abitanti di Val Melaina si fermano per ricordare solennemente le vittime dello scoppio del 2001 che causò la morte di otto persone, quattro civili e quattro vigili del fuoco.

Sul posto, a deporre corone di alloro a memoria delle vittime civili e dei pompieri che persero la vita a causa di una fuga di gas che causò una fortissima deflagrazione, erano presenti le istituzioni cittadine, a partire dal sindaco di Roma, Ignazio Marino, e dal presidente del III Municipio, Paolo Marchionne.

"È la seconda volta che vengo qui ed è difficile trattenere la commozione e le lacrime", ha detto Marino, "rispetto ad una tragedia così grande che ha colpito tante persone semplici, in una giornata normale, tra cui i vigili del fuoco che nel nostro Paese, purtroppo, a fronte di interventi continui hanno salari davvero molto bassi e non commisurati al loro impegno a protezione delle vite di tutti noi. Ma la cerimonia di oggi deve essere anche occasione per ricordare che chi ha compiti di amministrare deve lavorare sulla manutenzione della città. Deve essere quasi ossessivo il controllo per prevenire le disgrazie, come abbiamo fatto, ad esempio, per la tangenziale dove rischiavano di crollare palazzi".

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