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Occupazione di via Monte Meta: Bonelli attacca l'opposizione

Dopo l'occupazione di sabato dello stabile di via Monte Meta e le successive dichiarazioni di molti esponenti dell'opposizione, oggi il Presidente Bonelli dichiara a RomaToday: "Sono totalmente contrario all'occupazione"

Redazione 21 febbraio 2011 18:36

Sabato 19 Febbraio un gruppo di persone riunite sotto la sigla “Puzzle. Welfare in progress” ha occupato i locali della sede degli ex uffici municipali in via Monte Meta, al Tufello. Tempestosi e non totalmente in sintonia i comunicati dell’opposizione. Alcuni, come Riccardo Corbucci e Fabio Dionisi, membri del Pd del IV Municipio, si sono detti contrari all’occupazione come forma di protesta nonostante le responsabilità della destra siano evidenti. Altri, come Marina D'Ortenzio, membro della Segreteria provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, e Ivano Peduzzi, capogruppo al consiglio regionale della Federazione della Sinistra, si sono schierati a favore dell'occupazione.

Il Presidente del IV Municipio, Cristiano Bonelli, a tre giorni dai fatti ha dichiarato al telefono a RomaToday: “Sono fortemente contrario all’occupazione come forma di protesta perché si tratta di un atto totalmente illegale. Questo, oltretutto, dovrebbe essere il pensiero di qualsiasi organo istituzionale.
Riguardo allo stabile di via Monte Meta, voglio sottolineare che delle oltre 30 stanze presenti, ne avevamo affidata solamente una, come presidio, ad un’associazione iscritta alla protezione civile. Quando Cardente fece la stessa cosa in via Fracchia? Mi sembra dunque del tutto inadeguato che si parli di “associazioni amiche”.

Aggiunge poi Bonelli: "Voglio fare invece ulteriori precisazioni sul ruolo che l’opposizione sta avendo in questa vicenda. Le istituzioni dovrebbero condannare le forme illegali di manifestazione del pensiero, e non caldeggiarle. Mi piacerebbe che una volta tanto l’opposizione facesse il suo ruolo, invece di pubblicare dichiarazioni ambigue dalle quali non si capisce se è a favore o contro l’occupazione. E nel primo caso sarebbe una cosa molto grave”.