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Giovane morto per una prova d'amore: la madre non crede all'incidente

La madre del 23enne morto per un folle gesto d'amore non crede si tratti di un incidente e promette di indagare su quanto accaduto. La fidanzata, intanto, si chiude nel silenzio e rifiuta il cibo

C'è tanta incredulità, mista a disperazione, nelle parole di Patrizia, la madre di Alessandro Pieraccini, il giovane romano di 23 anni morto dopo aver dato fuoco alla sua auto per farsi perdonare dalla fidanzata. "Non credo si sia trattato di un incidente, voglio andare in fondo a questa storia. Non è da mio figlio fare un gesto del genere: voglio la verita", afferma la donna che non riesce a darsi pace.

"Credo che qualcuno abbia spinto mio figlio a fare un gesto del genere. Era un bel ragazzo, lavorava in un bar della zona e amava la vita", continua disperata la donna. "Non voglio incolpare nessuno - conclude - so solo che la nostra famiglia è nuovamente distrutta dal dolore. Sono vedova da dieci anni e finalmente ora che mio figlio più piccolo stava per uscire da una casa famiglia e poteva riabbracciare il fratello, Alessandro non c'é più".

Chi conoceva bene il giovane, gli amici e i vicini di casa, non riesce ancora a credere a quanto accaduto. "L'ho visto qualche ora prima dell' incidente - spiega una vicina - sembrava tranquillo, non avrei mai potuto pensare a una tragedia simile". "L'ho visto nascere - dice un'anziana signora del quartiere - erano innamoratissimi. Si baciavano come due uccellini".

Anche Cristel, la fidanzata del giovane, già fortemente scossa, appena appresa la notizia della morte del fidanzato è sprofondata nel silenzio. "Cristel si è lasciata andare, si rifiuta di mangiare e bere", riferiscono nel quartiere romano di Montesacro gli amici di Alessandro e la sorella della sua fidanzata.

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