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L'INTERVISTA - Primarie, Ricozzi: "Torniamo al senso di Comunità"

Il Presidente dell'Assemblea del PD in IV Municipio in corsa alle primarie del centrosinistra: dimezzamento delle imposte, trasparenza e partecipazione prima di tutto

Già Assessore a Piazza Sempione dal 2006 al 2008 ed attualmente Presidente dell'Assemblea del PD in IV Municipio, Claudio Maria Ricozzi è uno dei concorrenti alle primarie del centrosinistra in programma il prossimo 7 aprile. Lo abbiamo incontrato prima della fatidica data per conoscere le sue opinioni in merito alle numerose problematche e questioni scottanti dell'ex IV Municipio, adesso Municipio III di Roma.

Lei è attualmente il Presidente dell’Assemblea del PD del Municipio, come nasce l’idea di candidarsi alla guida del Roma Montesacro?
L'idea nasce dalla spinta interiore, da tanti amici, dal mio circolo territoriale, da associazioni locali e alcuni territori. In questi due anni da Presidente del PD in IV Municipio, ho cercato di dare un senso comune all'azione politica del mio Partito, a volte con l'apporto dell'esperienza, e sempre con la più' ampia disponibilità . Il concetto è quello di unire le forze e battere le destre in questa città. Infine una esperienza di assessore finita a metà dell'opera nel 2008 con le dimissioni di Veltroni,  difficile ma esaltante nello stesso tempo, che mi ha permesso un contatto vero e diretto con la gente. Tutti possono ricordare la mia costante presenza negli uffici e sul territorio.


Come giudica i cinque anni di governo della Giunta Bonelli?
La vittoria di Alemanno, che ha visto la gestione dell'Amministrazione dei precedenti cinque anni anche per il IV Municipio, nasce su presupposti sbagliati:  l'idea di sconfiggere la prostituzione con le ronde, l'idea di risolvere gli accampamenti abusivi con la repressione, a volte la disinvoltura ad adottare atti poco inclini alla correttezza amministrativa. Vedi uno per tutti i Giardini di Faonte. La  manutenzione stradale è assai scarsa , il fenomeno dell'abusivismo commerciale è rimasto immutato, la prostituzione è in aumento, come ad esempio nel Quartiere Prati Fiscali, e purtroppo anche gli episodi di violenza politica.

Su alcune di queste questioni però il Municipio ha poteri limitati...
Certo non tutto è riconducibile all'azione della politica del Municipio, la questione nasce in special modo dal Campidoglio che, fatte le dovute promesse da marinaio, non ha saputo essere conseguente. Come si può promettere l'espulsione dall'Italia quando è una legge nazionale che lo impedisce? I sindaci sceriffi non esistono da noi. Inoltre, la distribuzione delle poche risorse economiche non tiene assolutamente conto dei territori, per cui ci sono stati municipi territorialmente meno ampi del nostro ai quali sono stati assegnati maggiori fondi per le manutenzioni stradali, una delle cose che dovremo rivedere subito.


Qual è il suo pensiero sul lavoro svolto dall’opposizione?
 L'opposizione ha svolto il suo lavoro, certo ridotta ai minimi termini, in senso numerico, non scordiamo le defezioni avute per le ragioni più strane, spesso per incomprensioni personali. Il PD ha fatto la sua parte, cercando di mettere in contraddizione la maggioranza e in alcuni casi riuscendoci. Quello che è mancato, a volte,  un maggiore coordinamento in consiglio del nostro gruppo, una guida politica, un progetto chiaro. Ciò non toglie l'impegno profuso dai consiglieri del mio partito che hanno dato battaglia su tanti fronti: il ridimensionamento scolastico, il trasporto pubblico locale, altro nodo caldo, la differenziata, le assegnazioni, la questione dell'impianto AMA di via Salaria, il terreno del'urbanistica, molto delicato in questo territorio dove il cemento non manca. Tutto è perfettibile, è nelle cose, la coralità e il progetto sono i punti che metteremo bene a fuoco per far rinascere una nuova Comunità tutti insieme.

Raccolta differenziata: qual è il suo giudizio in merito?
La raccolta differenziata, ha certamente significato una novità importante per il IV municipio, inserita in un contesto più ampio che riguarda l'intera città di Roma; siamo passati dall'inseguire i camioncini per la consegna ad orario della spazzatura, (un vero disastro per gli anziani e per i dipendenti con orari non corrispondenti per esempio), alla differenziata studiata dal CONAI e forse poco dall'AMA. Abbiamo assistito a moltissime riunioni con la dirigenza dell'azienda fatte da Comitati dei territori, Associazioni, cittadini comuni.

Gli effetti immediati non sono per molti residenti soddisfacenti…
Il risultato lascia molte ombre, tante le zone ancora malservite e tanti ancora i disservizi, si pensi solo a quanti condomini sono costretti ad ulteriori esborsi, con una tassa quasi raddoppiata negli ultimi due anni, per la messa in strada dei cassonetti situati all'interno delle proprietà private. Ho letto la delibera quadro del Comune di Roma riguardo la differenziata, sono stati spesi una infinità di soldi solo per l'acquisto dei secchi e la loro consegna, contenitori che per altro si sono dimostrati poco efficienti: il secchio per il vetro con il suo peso, ad esempio, inutile per tanti. Inoltre è mancato un concetto di premialità; il cittadino che fa la differenziata, si impegna a tenere pulita la città ma nel frattempo crea ricchezza a chi raccoglie la plastica, il vetro, l'alluminio e quant'altro, perché allora non ne trae alcun beneficio? Nell'interesse comune per non fare la fine di Napoli o Palermo.

Nonostante i numerosi sgomberi messi in campo il problema degli insediamenti abusivi non è stato estirpato: quali sono le misure che lei adotterebbe in merito?
Il comune ha stanziato trenta milioni di euro per rifare i campi di accoglienza a Roma, in questa città i risultati sono sotto gli occhi di tutti, cioè nessuno. Gli accampamenti spontanei continuano, uno ne togli e cento ne nascono, d'altronde chi non ha dove dormire un giaciglio deve pur trovarlo. Credo che solo una sana politica dell'accoglienza e delle diverse disposizioni legislative possano risolvere tali problematiche. I Municipi con l'ausilio del NAE, il nucleo dei vigili urbani che si occupa di tali questioni, può solo controllare il territorio, individuare gli accampamenti e farli rimuovere dal Comune. Un municipio con risorse proprie, con una voce di bilancio propria, potrebbe sicuramente essere più veloce e diretto nello sgombero. Di certo il problema rimarrà se non affrontato in altro modo.

Intorno a tale fenomeno ci sono però anche altri aspetti da tenere in considerazione..
Dobbiamo preoccuparci per l'aspetto sanitario della questione, l'intrusione continua nei cassonetti, il vivere in ambienti malsani a contatto con animali e sporcizia sono questioni che intendo sollevare all'attenzione del Comune e della Regione. Nel nostro territorio, abbiamo due esempi di campi attrezzati, via Salaria e alla Marcigliana, non certo da tenere ad esempio nonostante l'impegno degli operatori.  I nuclei famigliari impossibilitati ad accedere, creano accampamenti spontanei fuori da questi siti.

Prostituzione, un fenomeno diffuso nel Municipio: quali le soluzioni e le proposte che avanzerebbe?
Un problema sociale, aprire centri di accoglienza per le donne costrette alla prostituzione, psicologi in strada che parlino con queste ragazze, che le si difenda insomma. Infine chiederemo un impegno maggiore alle forze dell'ordine, non vorrei fare gli stessi errori di Alemanno. Pensare anche a soluzioni legislative diverse, forse sarebbe ora.


Impianto Ama di via Salaria 981: in questi anni si è agito correttamente? Quali sono le azioni o i provvedimenti che prenderebbe in merito?
Finalmente, la notizia è di questi giorrni, sia la Comunità Europea che la giustizia si stanno occupando del problema. Personalmente insieme al mio partito, il PD, ci siamo molto interessati della questione che per usare un eufemismo definirei annosa. Questa problematica, che investe migliaia di cittadini, ha bisogno di una decisione dell'Amministrazione, visto il notevole impegno di spesa e di ricollocazione. Mozioni presentate in Aula Giulio Cesare e presidii sul territorio, interviste, solidarietà ai residenti : questo è il lavoro svolto in questi due anni. E finalmente sta portando i suoi frutti; il tema ora ha una rilevanza più roboante a va contestualizzata nel sistema rifiuti di Roma. Intanto si deve lavorare da subito per la delocalizzazione del trattamento dell'indifferenziata.


Se dovesse diventare Presidente del Roma Montesacro, quale sarà il suo primo impegno?
La prima sarà una delibera consiliare da proporre all'assemblea capitolina per ridurre del 50% le imposte comunali, tosap, insegne ecc, al commercio, un settore in crisi che può rappresentare ancora una risorsa di lavoro e ricchezza. Pubblicare on line di tutti gli atti del municipio. Aprire uno sportello RECUP per le prenotazioni sanitarie. Istituire una consulta contro le cartelle pazze, collegata a tutte le aziende comunali. Convocare un consiglio al mese in orario in cui i cittadini possano partecipare. Dar vita, insieme alle scuole e non solo, ad un consiglio municipale dei giovani del nostro territorio, esperienza già attuata in altre realtà, per avvicinare gli stessi alle istituzioni: l'educazione civica passa anche da questo. Infine una commissione speciale per Parco Talenti. La trasparenza rimane comunque l'obiettivo da privilegiare, ho iniziato dalla mia brochure elettorale ad elencare le mie proprietà, così come il controllo attento dei soldi derivanti dagli oneri di urbanizzazione da spendere insieme ai cittadini e condividerne le priorità.


Se invece non dovesse essere lei a vincere le primarie del centrosinistra, quale degli altri candidati vorrebbe che vincesse e perché?
Io spero invece di vincere queste primarie, il progetto di “Comunità” lo ritengo la novità assoluta, ricostruire un senso di identità e di appartenenza, riscoprire le tradizioni e la storia del territorio, tornare ad essere una comunità solidale. La cultura come elemento di congiunzione. Riportare la gente nelle piazze, rendendole più sicure. La cultura e' un elemento di crescita. Non più' promesse da marinaio e spese impraticabili. Chiunque sia il prossimo Presidente avrà tanto da lavorare e mi auguro che provenga comunque dalla mia parte politica.

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