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Insulti omofobi a Vendola su Facebook: è polemica su Casapound

Polverone intorno al membro di Casapound dopo una battuta su leader di SeL apparsa sul suo profilo facebook. La Sinistra: "Casapound organizzazione che si pone fuori dalle logiche democratiche". Amatiello:"Mera macchinazione. Sinistra discuta su contenuti"

“Checcus Istericus” – questo il commento latineggiante con cui Romano Amatiello, fresco acquisto di Casapound in IV Municipio, ha accompagnato la condivisione di un link che riportava una dichiarazione di Nichi Vendola in occasione della presentazione delle liste pugliesi di SeL.


Un appellativo che non ha mancato di scatenare polemiche intorno a Casapound, accusata su più fronti di essere omofoba ed intollerante.
Ad esprimere solidarietà a Vendola il gruppo UDC del Campidoglio: “Quando la politica scade nell'offesa personale – ha detto il capogruppo, Onorato - vuol dire che stiamo proprio toccando il fondo. Dove sono le proposte, quali sono i progetti, che fine hanno fatto i programmi per affrontare le emergenze quotidiane dei cittadini? Solo chi non sa rispondere, sceglie l'insulto”.


Anche gli esponenti di SeL della Capitale e della Regione Lazio hanno fanno quadrato intorno al proprio leader condannando quanto scritto dall’esponete di Casapound: “Gli insulti a Nichi apparsi su Facebook, confermano che siamo alle prese con un soggetto pericoloso e incivile, famoso solo per gli attacchi squadristi e per altre scempiaggini di questo tipo. Una formazione – ha detto Luigi Nieri, candidato alle primarie del centrosinistra per il Campidoglio - che si pone al di fuori del confronto democratico e che fa dell'aggressione all'avversario politico il punto centrale della propria attività. Ci chiediamo come possa una simile organizzazione, di chiara ispirazione fascista, partecipare alle elezioni democratiche. Insulti che, cosa ancor più grave, provengono, a quanto pare, da un ex militante della Destra di Storace”. Di destra omofoba, violenta e intollerante ha parlato anche Massimiliano Smeriglio, del coordinamento nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà, sostenendo come l’episodio sia “l'ennesima dimostrazione della vera faccia di questa organizzazione, reazionaria nei fatti e negli epiteti”.


Parole di condanna anche da IV Municipio stesso: “Dopo i vergognosi insulti omofobi a Nichi Vendola verrebbe da dire che l'unico isterico è proprio Romano Amatiello” – ha detto il capogruppo del PD, Paolo Marchionne, ripercorrendo la ‘carriera’ politica della neo ‘tartaruga’, candidata nel 2008 a piazza Sempione con l'Udc senza raggiungere i voti necessari all’elezione, passato poi con La Destra prima di giungere a Casapound.


“Un vero pendolare del centrodestra. Isterico – ha proseguito Marchionne - ma anche millantatore considerato che Amatiello per mesi si è qualificato come segretario municipale del partito di Storace, senza avere, secondo quanto sostenuto successivamente dallo stesso diretto interessato, nessuna legittimazione”.


Delle polemiche suscitate dal suo intervento sul social network, Amatiello, ha saputo attraverso i giornali: articoli, dichiarazioni e condanne che da ieri si susseguono su buona parte dei quotidiani romani.
“Questa vicenda – ha detto l’esponente di Casapound a RomaToday – dimostra come la dittatura del pensiero sia stata instaurata. Una stupidissima, ironica e banale battuta ha scatenato una canizza incredibile intorno alla mia persona e la sinistra, ovviamente, - attacca Amatiello – non ha perso occasione per farne una battaglia denigratoria intorno all’avversario. A loro suggerirei di puntare su una campagna elettorale basata sui contenuti e non sulle macchinazioni volte ad attaccare Casapound e un esponente, tra le altre cose – ha concluso - non ancora ufficialmente candidato al Consiglio del Roma Montesacro”.
 

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