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Municipio III, Capoccioni: "Sarò delegata". Ma Raggi scarica la minisindaca sfiduciata

L’ex presidente aveva annunciato un ruolo da “commissaria”: ma per lei dal Campidoglio nessun contratto

Montesacro da un mese senza guida politica. Era infatti il 21 febbraio scorso quando il parlamentino di Piazza Sempione, tra urla e insulti, ha approvato la mozione di sfiducia nei confronti della Presidente Roberta Capoccioni

La crisi del M5s del Municipio III

Quattro cambi di casacca all’interno del gruppo del M5s montesacrino, lacerato sin dall’insediamento da inimicizie e lotte intestine, hanno sgretolato la maggioranza costretta a soccombere alle opposizioni che prima hanno acquisito i numeri per affossare i grillini in consiglio, poi hanno conquistato la presidenza dell’Aula e approvato alla fine la sfiducia. 

Da li la decadenza di Giunta e Consiglio con le funzioni di tali organi a dover essere esercitate, fino al loro rinnovo, così stabilisce lo Statuto di Roma Capitale, dalla Sindaca e dai suoi Assessori. 

Nessuna delega da “commissaria” alla ex minisindaca

Per Capoccioni, che pure ci aveva sperato annunciandolo proprio nell’ultima seduta del parlamentino a tinte grilline, nessuna delega dal Campidoglio: la minisindaca, fedelissima di Roberta Lombardi, è stata così scaricata da Raggi sebbene in un primo momento, come riportato da fonti autorevoli di Palazzo Senatorio, l’avesse indicata come possibile “commissaria”

Per la ex presidente, eletta con 53mila voti ma sfiduciata dopo appena un anno e mezzo, nessun contratto di collaborazione a carico del gabinetto del sindaco che le possa consentire così la “reggenza” del Montesacro. Un’ipotesi contro la quale si erano schierate tutte le opposizioni gridando alla “forzatura”.

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Capoccioni: nome scomodo per la ricandidatura

Nel Municipio III dunque nessun Capoccioni bis, a meno che la ex presidente non si ricandidi alla guida di Palazzo Pubblico. Un nome, quello di Capoccioni, adesso scomodo: sfiduciata dai suoi, artefice involontaria della consegna di un territorio uscito marcatamente grillino dalle scorse amministrative alle opposizioni e all’incertezza politica. Al M5s servirà uno sforzo doppio per riconquistarlo con la schiera “lombardiana”, visto il deludente risultato alle regionali, fortemente indebolita. 

Il Municipio III al voto

Sarà il 5s a decidere se rinnovare, almeno come Movimento, la fiducia a Capoccioni schierandola ancora candidata presidente. Spetterà però agli elettori l’ultima parola. 

Il Montesacro, come l’VIII Municipio, andrà al voto in Primavera: la data più probabile è quella de 3 giugno quando nella Capitale si voterà anche per il referendum su Atac, per decidere se mettere o meno a gara il servizio di trasporto pubblico.
 

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