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Montesacro Piazza Sempione, 15

Il governo grillino del Municipio III al capolinea: una settimana per evitare la sfiducia

Il documento sarà discusso a Piazza Sempione il 21 febbraio

Il governo grillino del Municipio III ai titoli di coda: la mozione di sfiducia nei confronti della minisindaca Capoccioni presentata dalle opposizioni approderà nel parlamentino del Montesacro mercoledì 21 febbraio

Il Presidente del Consiglio, Vincenzo Di Giamberardino, sentita la conferenza dei capigruppo, ha convocato i consiglieri per le ore 13:30. 

La mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni

Il documento, già firmato dai 13 esponenti delle opposizioni, quelli della minoranza a Piazza Sempione divenuta maggioranza, dovrà essere discusso e poi votato a scrutinio palese per appello nominale: sarà proprio in quei frangenti che si conoscerà il destino del governo Capoccioni. 

Presenza e coerenza con la firma apposta sotto la mozione di sfiducia quanto servirà alle opposizioni - Pd, Fratelli d'Italia, Lista Marchini e Gruppo Misto con all'interno i tre ex grillini "dissidenti" - per mandare a casa anzitempo la squadra della minisindaca e certificare così la caduta del secondo territorio grillino, dopo quello di Garbatella, in appena un anno e mezzo di governo della città. 

Il governo grillino del Municipio III a un passo dal baratro: c'è tredicesima firma per sfiducia

La maggioranza divenuta minoranza

Il M5s, flagellato da liti interne e fughe, è rimasto a Piazza Sempione con soli 12 consiglieri: uno in meno rispetto a quelli di opposizione.

"Virtualmente" sfiduciata dunque la Presidente Capoccioni, sin dal suo insediamento alle prese con una maggioranza litigiosa e la base grillina del Montesacro in subbuglio. 

La "fronda" grillina del Montesacro

Prima la fronda interna per chiedere di mettere alla porta gli assessori Domenico D'Orazio, già candidato nel 2008 nella Lista Civica Rutelli nonostante sul curriculum presentato alla minisindaca si sia dichiarato "iscritto al Movimento dal 2007"; e la delegata alla sicurezza Giovanna Tadonio, compagna del presidente dell'Assemblea Capitolina Marcello De Vito.

"Questione di opportunità politica" sostenevano gli oppositori interni, intenti a scacciare gli spettri della "parentopoli" e del riciclo di candidati già passati per altri schieramenti.

M5s del Municipio III tra guerre intestine e fughe 

Poi le guerre intestine che hanno spaccato la maggioranza, nemmeno la mediazione della Sindaca Raggi è riuscita a ricucire gli strappi. 

Da sempre scontro aperto, con pure una querela nei confronti della minisindaca poi archiviata, con la "dissidente" Francesca Burri passata nel dicembre scorso, insieme a Donatella Digiacinti e Valerio Scamarcia, al Gruppo Misto.

Addio al M5s dato per prima dalla consigliera e presidente della Commissione Scuola, Donatella Geretto, approdata tra gli scranni di Fratelli d'Italia.

Così tra diserzioni e cambi di casacca il M5s è diventato minoranza. Da li il totale declino: atti bocciati e la perdita della presidenza dell'Aula. In ultimo la presentazione della mozione di sfiducia che per il governo grillino del Montesacro potrebbe rappresentare il capolinea.

FdI: "Subito nuove elezioni"

"Una volta mandata a casa Roberta Capoccioni occorrerà dare subito un nuovo governo al Municipio di Montesacro, e auspichiamo che il Prefetto inserisca anche il rinnovo del Consiglio del Municipio III nella tornata elettorale amministrativa di Giugno" - scrivono i consiglieri di Fratelli d'Italia Emiliano Bono, Donatella Geretto e Giordana Petrella sicuri della caduta della minisindaca. 

Mercoledì 21 febbraio a Piazza Sempione dunque si scriverà il capitolo finale, o la prima pagina di una nuova storia. 
 

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