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Zona 30 a Città Giardino, il Municipio III ci prova

Sensi unici e velocità massima a 30 km/h, da lunedì al via il progetto: "Tuteliamo le utenze deboli e i residenti"

Un quartiere nato negli anni ’20 per essere a misura d’uomo, creato affinchè la vita dei cittadini fosse meno disagevole: propositi mantenuti fino all’inizio degli anni Sessanta quando a minare la tranquillità della ‘Garden City’ di anglosassone ispirazione arrivarono palazzi e traffico.


Città Giardino è infatti oggi un quartiere assediato dalle automobili, insufficienti i posteggi con le auto parcheggiate non senza creare problemi un po’ dove capita, doppi sensi da ingorgo assicurato e incroci teatro di incidenti quasi quotidiani, per non parlare della paralisi del traffico in occasione dell’entrata e dell’uscita dalla Scuola “due ore di condanna al giorno” – assicurano i residenti reclamando un po’ della tranquillità perduta.


Da lunedì tuttavia alcuni di questi scenari potrebbero cambiare, in quel quadrante infatti verrà istituita la “Zona 30”: un’isola nella quale le vie saranno a senso unico e la velocità massima consentita pari a 30 Km/h.


Un provvedimento annunciato in estate dal Presidente del Municipio III, Paolo Marchionne, e che da lunedì prenderà il via.


Un’iniziativa per la tutela delle utenze deboli e per i residenti che – visti i limiti e una sorta di circolarità del traffico – non vedranno più il proprio quartiere invaso da automobilisti e motociclisti in cerca di scorciatoie per eludere gli ingorghi delle due direttrici principali, viale Jonio e viale Adriatico.

Municipio III: Zona 30 a Città Giardino


“Siamo i primi su Roma ad attuare questa sperimentazione ottenuta grazie al lavoro sinergico tra Polizia Locale, Ufficio Tecnico e Commissione Mobilità” – ha detto il Presidente di quest’ultima Fabio Dionisi, sottolineando come l’obiettivo primario sia quello di rendere più sicura la vita dei pedoni e dei residenti.


Un progetto dal quale partire “è la prima a Roma ma non sarà l’unica in questo Municipio” – ha assicurato il capogruppo del PD, Mario Bureca, invitando i cittadini a calarsi in questa nuova realtà e a farla propria convinto che il provvedimento porterà alla diminuzione del traffico in quelle strade e di conseguenza all’abbassamento del livello d’inquinamento.


“E’ un primo passo affinchè la divisione tra le grandi direttrici e le strade secondarie non sia solamente burocratica e teorica. Attraverso la manutenzione delle strade e la segnaletica ci adopereremo per tutelare le utenze deboli affinchè si possa arrivare ad una situazione più civile” – ha detto il Presidente Marchionne.


Un progetto dunque innovativo il cui sviluppo sembra interessante anche in chiave cittadina ma che comunque non ha mancato di destare qualche perplessità in alcuni residenti che hanno preso parte all’incontro pubblico di Piazza Sempione.


“I 30 km/h senza i dovuti controlli non verranno rispettati da nessuno e ci ritroveremo con le macchine a sfrecciare su strade che non lo consentono” – ha detto una residente preoccupata dal fatto che il senso unico potrebbe indurre l’automobilista, sino ad oggi frenato dal timore di trovarsi un’altra vettura proveniente dal senso opposto, ad accelerare in barba ai limiti di velocità.


Problematica alla quale si potrebbe ovviare attraverso i dossi rallentatori sulla cui installazione però ancora vi è qualche dubbio.

“Un progetto sulla carta funzionale ma che difficilmente potrà mostrare tutta la sua bontà nella pratica” – hanno commentato i più scettici dicendosi tuttavia favorevoli alla sperimentazione e non nascondendo poi l’idea  di un eventuale referendum tra i cittadini interessati per sondare l’opinione sull’iniziativa.


Da lunedì dunque al via i lavori in quel quadrante del Municipio III: tentar infatti non nuoce e talvolta i buoni risultati possono essere raggiunti solo osando.

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