"Bavaglio a Commissione Trasparenza": il caso del Municipio III al Segretario Generale

E' ancora braccio di ferro tra le opposizioni del Municipio III e il Direttore, Claudio Saccotelli. Al centro della diatriba la nota del vertice amministrativo che ha annullato alcune convocazioni della Commissione Trasparenza e Controllo in cui era prevista la partecipazione di alcuni responsabili di società non direttamente controllate dal Municipio come AMA e ACEA. 

"Una nota bavaglio" - avevano tuonato all'unanimità le opposizioni con l'Assessore alla Partecipazione e Trasparenza, Riccardo Corbucci, a spiegare come invece l'operato del Direttore fosse una "corretta applicazione del combinato normativo fra lo Statuto del Comune di Roma e i regolamenti del Consiglio comunale e di quello municipale". 

Dunque, secondo tale interpretazione, non sarebbe nelle facoltà della Commissione Trasparenza - organo di controllo e garanzia senza funzioni di indirizzo - convocare figure dell'amministrazione, delle società partecipate e di gestori di pubblici servizi, al fine di verificare eventuali azioni intraprese dal Consiglio e o dalla Giunta. 

Sulla questione, che in Terzo sta sollevando un vero e proprio polverone, Fratelli d'Italia ha chiesto delucidazioni al Segretario Generale "che - spiega l'esponente di FdI in Piazza Sempione, Francesco Filini, ringraziando il capogruppo capitolino, Fabrizio Ghera -  stabilirà se la nota del Direttore Saccotelli è legittima o meno".

Nella missiva indirizzata alla Dott.ssa Buarnè, si chiede anche nello specifico di sapere se le iniziative istituzionali svolte dai Municipi con le società partecipate siano da considerarsi "nulle" in quanto "non controllate" dal Municipio. A Piazza Sempione dunque si attende la risposta del Segretario Generale: un responso che, finalmente, potrebbe chiudere la questione e forse appianare i rapporti tra una parte della politica locale e vertici amministrativi.