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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Municipio III, opposizioni sul piede di guerra: "Bavaglio alla Commissione Trasparenza"

Insorgono centrodestra, Gruppo Misto e M5s contro "le ingerenze del Direttore" che avrebbe annullato alcune convocazioni. Corbucci: "Regolamento rispettato, per affrontare questioni altre vie aperte"

E' conflitto aperto tra le opposizioni e il Direttore del Municipio III, Claudio Saccotelli, accusato da NCD, FdI, M5s e Gruppo  Misto di "gravi ingerenze". 

TMB E BUIO A PORTA DI ROMA - A innescare lo scontro una nota attraverso la quale il Direttore contestava alcune convocazioni calendarizzate dala Commissione Trasparenza per affrontare temi come la chiusura del TMB Salario, con relativo invito dell’AD di AMA Ing. Cortini, e quello riguardante “il buio costante” nel quartiere Porta di Roma con l'invito ad ACEA e al consorzio Porta di Roma "con l’intento - dicono dalla Trasparenza - di fare chiarezza e dare le informazioni ai cittadini".

NOTA BAVAGLIO - "Un vero e proprio bavaglio allo svolgimento dell’unica Commissione Consiliare che garantisce la verifica ed  il controllo delle attività politiche ed istituzionali del III Municipio che non ha precedenti. E’ evidente che quanto accaduto nelle settimane scorse tra il Direttore ed alcuni Consiglieri dell’opposizione, che hanno pubblicamente contestato alcune procedure amministrative, ha inclinato i rapporti al punto che con una “nota bavaglio” si prova a zittire coloro che stanno svolgendo i ruoli di verifica e controllo come previsto dallo Statuto di Roma Capitale, dal Regolamento  del Consiglio Comunale dal quale si fa riferimento anche al Regolamento del Consiglio municipale" - tuonano Giordana Petrella (ex NCD ora Gruppo Misto), Cristiano Bonelli (NCD), Fabrizio Cascapera (ex Centro Democratico ora Gruppo Misto), Manuel Bartolomeo (ex NCD ora Gruppo Misto), Jessica De Napoli (NCD), Francesco Filini (FdI) e Massimo Moretti (M5s).

RISPETTATO REGOLAMENTO - Ad intervenire sull'incresciosa vicenda pure l'Assessore alla Trasparenza e Partecipazione del Municipio III, Riccardo Corbucci, che ha spiegato ai colleghi come la nota del Direttore altro non sia che la "corretta applicazione del combinato normativo fra lo Statuto del Comune di Roma e i regolamenti del Consiglio comunale e di quello municipale". 

CONTROLLO E GARANZIA, NON INDIRIZZO - "La commissione trasparenza, infatti - spiega Corbucci - sia nel regolamento comunale (art. 97) che in quello municipale (art. 92) ha ben specifiche funzioni, che vengono esplicitamente dichiarate e divise per punti, e che ne caratterizzano il corretto funzionamento. Può richiedere atti, documenti, udire gli assessori municipali e i dirigenti del municipio, verificare l'efficacia degli indirizzi e degli atti approvati dal consiglio e della Giunta, verificare il rispetto delle normative sulla trasparenza e la pubblicità delle procedure amministrative". 

E dunque, proprio per il suo carattere specifico di commissione di controllo e garanzia, - secondo l'interpretazione del Democratico - la Trasparenza non ha una funzione di indirizzo, che invece è propria delle commissioni consiliari ordinarie. 

NOTA DEL DIRETTORE CORRETTA - "Il suo compito è quello di controllare gli atti emanati ed approvati dalle altre commissioni, dal consiglio, dalla giunta e dall'amministrazione. Per quanto riguarda, quindi, la convocazione in commissione trasparenza di figure dell'amministrazione, delle società partecipate e di gestori di pubblici servizi, al fine di verificare eventuali azioni intraprese dal consiglio e/o dalla giunta, appare corretto da un punto di vista regolamentare e statutario - sottolinea Corbucci - quanto scritto dal Direttore del municipio".

TROVARE COMPROMESSO - L'Assessore poi tenta di fare il paciere suggerendo ai presidente delle Commissioni permanenti, in accordo con la presidente del Consiglio municipale e con la presidente della commissione trasparenza, di contribuire "a rasserenare il clima già teso di questi giorni" convocando, ognuno per la propria competenza, gli organi di indirizzo e controllo dell’Ente, nonché la dirigenza pubblica responsabile di settore, "al fine di acquisire le necessarie informazioni utili al puntuale e regolare svolgimento delle attività delle Commissioni municipali”.
 

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