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Montesacro Montesacro / Viale Adriatico, 140

Ex GIL di Montesacro: "Senza bando e autorizzazioni, così si regalano spazi pubblici ad amici"

La vicenda della AssoSport in Commissione Trasparenza, secondo le opposizioni di Piazza Sempione i locali sarebbero stati assegnati senza alcuna procedura di evidenza pubblica

Il Montesacro si interroga sulla trasparenza. Al centro del dibattito nella relativa Commissione l'utilizzo da parte di un'Associazione Sportiva di alcuni locali dell'Ex GIL di viale Adriatico. Chiamati a rispondere di tali concessioni il Presidente del Municipio III, Paolo Marchionne, e l'Assessore allo Sport, Federica Rampini. 

"Ad oggi, ne Marchionne ne tantomeno l'Assessore allo Sport sono in grado di spiegare come sia possibile che un'associazione sia entrata in uno stabile senza nessuna autorizzazione ma la cosa ingiustificabile è che la mia prima nota, che denunciava la questione, è datata maggio 2015, da allora tutti sapevano,nessuno è intervenuto" - ha commentato Cristiano Bonelli, consigliere del centrodestra a Piazza Sempione sottolineando come per la concessione non risultino procedure, richieste o permessi "forse - incalza - solo il rapporto di amicizia ha consentito ad una associazione di poter utilizzare gratis uno spazio pubblico" .

Duro anche il commento di Fabrizio Cascapera, altro esponente dell'Aula consiliare del Terzo: "Due pesi e due misure: in questo municipio contano più le amicizie che le attività meritorie e solidaristiche. Mi riferisco all'allontanamento dell'Associazione Anagramma Onlus che si occupava, proprio dentro la sede di piazza Sempione in una delle tante stanze inutilizzate del terzo piano, di aiuto ai cittadini con disagio economico e tutela dei diversamente abili" - ha ricordato il consigliere.

"Trasparenza, legalità e palazzo di vetro sono stati solo slogan da campagna elettorale in realtà - attaccano Bonelli e Cascapera - ciò che è accaduto è tutt'altro e nel nostro ruolo di verifica e controllo lo stiamo portando in superficie". Ma sulla vicenda la Commissione Trasparenza vuole fugare ogni dubbio: "La questione, dopo i silenzi degli organi politici, - assicura Bonelli - si concluderà definitivamente quando in commissione verrà convocato il responsabile dell'associazione che dovrà dire chi ha dato lui le chiavi e chi lo ha autorizzato".
 

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