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IV municipio, “nel nome dei disabili”: Ceccato risponde alle accuse

Un'inchiesta di roma2013.org solleva dubbi su alcune assegnazioni all'associazione Anagramma Onlus. Il consigliere Corbucci annuncia esposti in procura. Il presidente dell'associazione risponde su RomaToday.it

roma_2013“Nel nome dei disabili”: è il titolo dell'inchiesta firmata da Enrico Pazzi su roma2013.org che ha spinto il consigliere municipale del IV municipio Riccardo Corbucci (Pd) ad annunciare l'invio delle carte in procura. Nell'articolo di Pazzi, pubblicato martedì 1 febbraio, si fa riferimento a presunte assegnazioni di spazi e benefit pubblici all'Associazione Anagramma Onlus senza alcun bando.

“Ai medesimi soggetti sono stati assegnati anche automezzi, aree verdi e svariate migliaia di euro in barba a qualsiasi presupposto di trasparenza" spiega Corbucci nella nota in cui annuncia la presentazione delle carte in procura. “Il Presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli nella sua lettera di auguri per Natale”, continua Corbucci, “ha persino invitato i consiglieri ad inviare contributi economici a questa associazione, stampando con soldi pubblici un invito nel quale veniva riportato il codice IBAN al quale inviare i bonifici. Lo ritengo un modo di agire non convenzionale e credo che sia d'obbligo inviare questa mole di atti alla procura".

Accuse pesanti che nel IV municipio, e non solo, hanno fatto e fanno discutere. Abbiamo voluto sentire la persona che di questi finanziamenti e di queste agevolazioni avrebbe goduto, ovvero Cristiano Ceccato, presidente dell'associazione Anagramma Onlus a cui abbiamo sottoposto i quesiti sollevati dall'inchiesta di Pazzi.

Ceccato, partiamo con la domanda con cui Pazzi apre la sua inchiesta. Cosa hanno di più quelli dell’Associazione Anagramma Onlus rispetto a qualsiasi altra cooperativa o associazione del IV Municipio?

Questa è una domanda senza significato. La mia associazione non si è mai posta sopra nessuno, anzi, cerca continuamente sinergie per crescere.

Pongo la domanda diversamente. Sede assegnata all'associazione, pulmino, soldi per area verde, sono cose per le quali non c'è bisogno di un bando pubblico?

Il punto è che sono tutte iniziative a costo zero per i cittadini e quindi per il municipio. La sede è concessa all'associazione in quanto sportello polifunzionale. Usufruiscono delle sedi del municipio anche la Lav, un avvocato per i cittadini ed altri. Noi offriamo un servizio che evidentemente è giudicato utile e lo offriamo gratuitamente e per questo ci hanno concesso lo spazio.

Per quanto riguarda il pulmino invece?

Il pulmino è stato concesso all'associazione in comodato uso. Ci è stato concesso in quanto siamo stati gli unici a proporci di gestire gratuitamente il servizio di “carrozzamento” dei dipendenti municipali costretti in carrozzina.

Gratuitamente? Un pulmino ha un'autista, ha bisogno del carburante. Da qualche parte questi soldi dovranno pur venire...

L'autista, come tutti quelli che collaborano con Anagramma, offre gratuitamente le sue prestazioni. Il carburante invece viene da donazioni. Per raccogliere i fondi organizziamo degli eventi. L'ultimo, ad esempio, è stato un concerto, lo scorso 24 gennaio in un locale di piazza Venezia nel quale abbiamo raccolto 600 euro. Questi soldi vanno tutti alla voce carburante. Il tutto ovviamente è documentabile carte alla mano.

Area verde di Piazza Vinci. Il municipio avrebbe affidato a voi 3.000 euro. Per questi non c'è bisogno di un bando?

Ci sono delle cose da precisare. I soldi non vengono dal municipio, ma da Roma Capitale. Inoltre non si tratta di finanziamenti, bensì di soldi che all'associazione verranno restituiti quando presenteremo le fatture. I soldi a disposizione sono appunto 3.000 euro, ma basta conoscere un minimo la piazza e lo stato in cui si trova per capire che ci vorranno 3 volte i 3.000 euro di cui si parla. Quei soldi arriveranno con delle raccolte dell'associazione.

Che attività saranno svolte nell'area?

L'area sarà restituita ai cittadini e, con un regolamento, sarà possibile usufruirne liberamente.

Per quale ragione una cooperativa del terzo settore per occuparsi di disabilità deve vincere un bando pubblico, presentare degli operatori competenti e pagarli da contratto nazionale, mentre all’Associazione Anagramma tutto questo non viene richiesto?

Ribadisco che quello che facciamo, lo facciamo gratuitamente. Altre associazioni, giustamente, hanno bisogno di fondi per portare avanti le loro attività ed ovviamente devono partecipare ad un bando pubblico. Sugli operatori:  Anagramma non ha dipendenti. Chi è in associazione lo fa a titolo gratuito.

L'associazione Anagramma non ha una partita Iva. Secondo quanto riportato da Enrico Pazzi nella sua inchiesta, questa situazione fa sì che l'associazione non sarebbe nemmeno nelle condizioni di partecipare ai bandi pubblici emessi dalla pubblica amministrazione sul sociale. Come mai l'associazione non ha una partita Iva?


Chi afferma questo non conosce la normativa fiscale. Per le associazioni il codice fiscale è come la partita iva. La differenza sta nel fatto che chi possiede partita iva conduce abitualmente operazioni commerciali con dividendi. Le associazioni Onlus non possono ricevere compensi e gli utili vanno reinvestiti in essa.

L'assessore Rizzo, in merito al suo voto contrario sulle tre stanze ha dichiarato, secondo quanto riportato da Roma2013.org: "Queste procedure non sono mai state rese note e credo sarebbe stato più opportuno fare dei bandi pubblici. Non essendo noi i padroni del municipio non possiamo dare gli spazi a chi vogliamo”. La domanda è: "Non sarebbe stato più opportuno fare dei bandi pubblici per quelle tre stanze?"

Ribadisco per l'ennesima volta: Anagramma presenta progetti senza costi per l'amministrazione municipale. Non mi sembra che l'assessore Rizzo abbia fatto questa dichiarazione, non avrebbe senso.

Il servizio offerto in via Fracchia prevede che per usufruirne sia necessario il pagamento di una tessera. Può spiegare a chi vanno questi soldi?

Soldi? I cittadini non pagano nulla per i servizi che Anagramma svolge.

L'11 giugno però lei dichiarò proprio al nostro giornale che per usufruire del servizio era necessario fare la tessera con un contributo monetario volontario. E' o non è così?

Inizialmente si era deciso di fare così. All'atto pratico poi si è deciso di abolire l'obbligo del contributo iniziale. Questo perché ci sono stati dei consiglieri che ci hanno chiesto conto di tale contributo e noi, per evitare fraintendimenti, abbiamo stabilito, e ciò è nel protocollo che regola il servizio, di rendere gratuita la tessera così come il servizio.

Nel servizio "Ti ascolto" la dott.ssa Maria Sole Lancia, secondo l'inchiesta di Enrico Pazzi, "riceverebbe i cittadini in un ambiente e con modalità che sembrerebbero in contrasto con il codice deontologico prescritto dall’albo degli psicologi". Cosa ne pensa?

La dottoressa Lancia è una psicologa clinica di alto livello. Ditemi dove è il contrasto deontologico. Allora dovremmo ridiscutere anche su tutti i consultori gratuiti che sono sparsi per la capitale e che fanno anche un ottimo lavoro .

Non pensa che il fatto che il presidente Bonelli nei suoi auguri natalizi abbia inviato il vostro Iban per "sollecitare" donazioni, denoti quantomeno un'ingiustizia nei confronti delle associazioni che lavorano nel territorio?


Il Presidente Bonelli ha fatto stampare gli auguri gratuitamente per l'amministrazione. Anagramma non prende soldi dal Municipio. Il Municipio quest'anno ha solo deciso di ringraziarci per il lavoro svolto. Anni addietro lo ha fatto con altre associazioni, non vedo quindi dove sia il problema.

Perché, il 19 ottobre 2010, chiedevate all'amministrazione di "mettere in discussione l'intero sistema sociale, partendo dalla consulta dell'handicap è atto dovuto per il sostegno dei cittadini che quotidianamente convivono con il proprio handicap”?

La consulta dell'handicap del IV Municipio di Roma è incagliata non so dove e non riesce a dare una programmazione credibile. Più volte ho cercato la loro collaborazione, ma si sono sempre sentiti sopra le righe. Loro non cercano sinergie.

Il fatto che il IV municipio vi abbia accontentato, non fa secondo lei  sembrare che il municipio sia “asservito” ad Anagramma?

Ci hanno accontentato? Si badi bene a come si parla. Siamo un'associazione di volontari. Non prendiamo e non chiediamo. Presentiamo progetti a costo zero sia per il cittadino che per l'amministrazione e all'interno del palazzo istituzionale di Piazza Sempione tutte le forze politiche si sono rese disponibili e sensibili affinché i cittadini socialmente disagiati abbiano servizi certi.

Dopo l'inchiesta di Pazzi, si annunciano esposti in procura. E' preoccupato?


Preoccupato? E di cosa? In Procura si va con carte e prove alla mano. Lì non si accettano striscioni e megafono. Le urla non sono consentite.

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