Il declino del Viadotto Gronchi, tra tombini rubati e marciapiedi come giungle
Caditoie mai rimesse a posto dopo i furti di oltre un anno fa, ai lati erba incolta e rovi. La denuncia di un cittadino: "Il transito a piedi è quasi impossibile, bisogna porre fine a tale scempio"
Una lunga fila di tombini rubati oltre un anno fa e mai riposizionati al loro posto forse in attesa di quelli nuovi e poco appetibili per i predoni di metallo, asfalto dissestato soprattutto nei pressi della rampa che porta a Fidene, sotto - tra i piloni di cemento poi - giacigli di fortuna per decine di persone indigenti. Ma sul viadotto Gronchi, la grande via che collega Colle Salario alla Bufalotta, non va meglio nemmeno ai lati dove il transito è molto difficoltoso.
Cartacce e bottiglie in terra, qualche chiusino mancante e soprattutto - percorrendolo lasciandosi Piazza Vimercati alle spalle - vegetazione incolta che rende il passaggio arduo.
Qui, dove un tempo erano in tanti a fare jogging, non è rimasto più nessuno a parte qualche impavido corridore che però non manca di sollevare la questione: "Il transito a piedi è quasi impossibile. Correre non è stato facile. Ci si può fare male" - scrive Simone, sportivo e residente della zona.
"Non chiedo che le strade siano asfaltate o che i tombini siano rimessi al loro posto o che siano realizzate piste ciclabili o che siano creati percorsi pedonali per chi vuole correre o portare i figli a passeggio o i cani a spasso, (tutte richieste tra l'altro legittime. No - scrive Simone nel suo messaggio di reclamo - sarei contento se almeno il servizio giardini del municipio funzionasse e facesse la manutenzione ordinaria ed essenziale che un tempo veniva effettuata".
Intervenire una o due volte al mese basterebbe secondo le stime di chi quel viadotto lo percorre da sempre e nel tempo lo ha visto cadere prima nel degrado e poi nell'oblio.
