Tmb Salario, cittadini in rivolta bloccano la Salaria: "Stufi delle false promesse a cinque stelle"
Fila di compattatori lungo la Salaria: "L'impianto deve chiudere"
Ennesima protesta dei Comitati di Villa Spada e Fidene su via Salaria per chiedere la chiusura del TMB Ama e la cessazione dei miasmi che dal 2011 infestano la zona. Fetore continuo e incessante con l'ultima estate a essere tra le più infernali: per gli abitanti del quadrante mesi di finestre serrate e nasi turati per sfuggire a quell'odore nauseabondo che rende l'aria irrespirabile.
VIDEO | Tmb Salario, protesta dei residenti: mezzi Ama bloccati all'ingresso
I residenti: "Stufi di false promesse"
"Siamo stufi di false promesse e chiacchiere. L'impianto deve chiudere: dove porteranno i rifiuti è un aspetto di cui deve occuparsi la politica. Loro, tanti anni fa hanno messo il TMB a pochi passi da case e scuole, loro devono risolvere il problema" - dicono i cittadini ancora una volta in piazza con lo slogan stop alla puzza.
"Tutti i giorni a tutte le ore respiriamo m***a. Poi vengono a dirci che con i nasi elettronici vogliono individuare l'origine dei miasmi: a questi signori rispondiamo che l'origine è sotto gli occhi e il naso di tutti, venissero a fare una passeggiata a Fidene dove non siamo liberi nemmeno di mangiare una pizza all'aperto" - hanno detto al megafono i Comitati impegnati nel lungo pomeriggio di protesta. Un sit in sotto lo scacco della puzza: ad ogni folata di vento aria pestilenziale.
Una mobilitazione che, nonostante l'esiguo numero di partecipanti, è riuscita a bloccare i compattatori di Ama lungo la consolare. I primi conducenti della Municipalizzata che hanno tentato l'ingresso nell'impianto sono stati costretti a desistere, rifare inversione di marcia e mettersi in fila. Oltre dieci i mezzi in sosta al lato della Salaria con inevitabili ripercussioni sul traffico e sull'umore degli operatori di Ama bloccati di fatto in strada.
Incatenati davanti al TMB Ama
Simbolico l'incatenamento di due cittadini al TMB: mascherina in volto, polsi legati e cartelli al collo. "Questo è come abbiamo vissuto l'estate scorsa: sequestrati dentro casa a causa della puzza. Oggi rappresentiamo la situazione che viviamo da sette anni e che negli ultimi mesi è peggiorata a fronte di un assessore, un governo della città e un dirigente Ama che hanno detto che sarebbe migliorata. A noi non pare. Questo è veramente indecoroso. E' una vergogna per la città che dovrebbe essere la Capitale d'Italia".