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TMB Salario, montagne di rifiuti e fumi tossici: "E' scempio ambientale, va chiuso"

A un mese dall'incendio l'Osservatorio No TMB scende in piazza: "Serve atto amministrativo per dismissione, non si aggravi emergenza"

Tonnellate di rifiuti lasciati marcire nelle vasche, odori rivoltanti e fumi nauseabondi avvertiti ancora nei dintorni del TMB Salario: l'impianto per il trattamento meccanico biologico dei rifiuti distrutto da un incendio un mese fa e oggi diventato una sorta di discarica. 

Il TMB Salario "è bomba ecologica"

"Una vera bomba ecologica" a pochi passi da case, scuole e uffici. "Dove c’era l’impianto del Salario oggi ci sono un cumulo di più di mille tonnellate di rifiuti abbandonati da oltre un mese. Questo è l’ultimo scempio per chi vive li, per coloro che per sette anni e mezzo sono stati costretti a respirare i miasmi tossici di un impianto che si era già trasformato in una discarica di fatto (come aveva denunciato la relazione di Arpa del 16 novembre)" - denuncia l'Osservatorio permanente sul TMB Salario che sulle condizioni attuali e sul futuro dell'impianto annuncia battaglia. 

Il TMB Salario "è una bomba ecologica": a un mese dal rogo rifiuti putrefatti e lo spettro della trasferenza

TMB Salario, i Comitati: "Ama e Campidoglio irresponsabili"

Dito puntato contro Ama e Campidoglio che, "irresponsabili", non hanno approntato "nessun piano per allontanare i rifiuti combusti rimasti lì a marcire dopo l’incendio, che non hanno predisposto nessuna attività per gestire l’emergenza". 

"Nessuna informazione ufficiale è stata data ai cittadini dal Campidoglio sulle emissioni di diossina e i benzopireni e ancora oggi nessuna informazione ufficiale si ha su come quel sito, in cui è avvenuto un disastro ambientale, viene monitorato e gestito e quando sarà messo in sicurezza e bonificato. Il coordinamento con l’attività della Asl e dell’Arpa è stato del tutto insufficiente" - accusano i Comitati del NO TMB che chiedono un atto amministrativo che possa portare alla definitiva di chiusura dell'impianto, "a partire dalla richiesta di revoca dell’Aia" (Autorizzazione Integrata Ambientale). 

I Comitati del No TMB in Campidoglio

Per questo i cittadini, spalleggiati dal Municipio III, scenderanno in piazza: martedì 15 gennaio i Comitati si ritroveranno per un sit-in Campidoglio, proprio nel giorno dell’Assemblea Capitolina dedicata ai rifiuti. Tappa seguente una nuova manifestazione davanti ai cancelli dello stabilimento Ama. 

"In questo mese - spiegano - tutta la popolazione ha ancora subito le sofferenze della mala gestione di quell’impianto. Persone che sono vittime dei fumi tossici, bambini che sono costretti a restare nelle scuole e negli asili e a non poter usare gli spazi esterni a causa dell’inquinamento causato dal TMB". 

Da qui la mobilitazione per giungere alla definitiva chiusura del sito della Municipalizzata e per chiedere alle istituzioni di lavorare insieme a tale scopo, "per scongiurare l’aggravarsi dell’emergenza, ma soprattutto per mettere un campo scelte concrete per realizzare impianti sostenibili e non dentro la città, far aumentare la differenziata, far diventare i rifiuti una risorsa e non un problema".

"Una battaglia ambientalista" - sostengono dall'Osservatorio. Tre gli appuntamenti lanciati: martedì 15 gennaio dalle 10.30 a Piazza Sempione per la Commissione Trasparenza del Campidoglio, alle 14 dello stesso giorno sotto Palazzo Senatorio, poi il 26 gennaio davanti al TMB "per rivendicare i nostri diritti e la nostra idea di città". 

"Cominciamo una diversa gestione dei rifiuti, per la tutela della salute dei cittadini e - scrivono i Comitati - per una nuova politica ambientale". 
 

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