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TMB Salario, il Montesacro crede alla chiusura: "Raggi ascolti ministro Costa"

Dopo la protesta a Montecitorio e il commento del Ministro all'Ambiente il Municipio III incalza il Campidoglio: "Faccia la sua parte"

Nel pieno dell'iter relativo alla revisione dell'AIA (autorizzazione integrata ambientale ndr.) del TMB Salario, la questione relativa al sito di Ama per il trattamento meccanico biologico che sorge nel pieno del Municipio III si fa nazionale. 

TMB Salario "emergenza nazionale"

"E' un'emergenza ambientale e sanitaria" - sostengono da sempre i Comitati in lotta contro i miasmi emessi dallo stabilimento della Municipalizzata: cittadini che, capitanati dal minisindaco Giovanni Caudo, la scorsa settimana hanno protestato a Piazza Montecitorio consegnando ad alcuni parlamentari la critica relazione dell'Arpa Lazio su condizioni e funzionamento di quel TMB. 

Il Ministro Costa: "Impianto che li non può stare"

Una mobilitazione che ha trovato anche il commento del Ministro dell'Ambiente grillino, Sergio Costa: "Il trattamento meccanico biologico del Salario in questo momento desta preoccupazioni, io concordo con quello che dicono i cittadini. Fermo restando che non è una competenza del ministro dell'Ambiente, il TMB là non si può lasciare nelle condizioni attuali" - ha affermato nel corso di una puntata di Petrolio su Rai1. 

"Urge un intervento di ripristino della legalità e della dignità di quel luogo, che deve essere vissuto in armonia con il territorio. So che su questo - ha aggiunto - sia la sindaca Raggi sia la Regione stanno lavorando". 

TMB Salario, la protesta contro i miasmi arriva a Montecitorio: "Chiusura o sarà rivoluzione"

Il Municipio III crede alla chiusura del Salario

Parole che hanno fatto eco tra Villa Spada e Fidene, i due quartieri maggiormente vessati dal fetore incessante, con Piazza Sempione a coltivare la speranza che le parole del Ministro possano contribuire alla causa: ossia la definitiva chiusura del TMB Salario. 

"Ringraziamo il ministro per le sue parole chiare e speriamo definitive. Quell’impianto non può più restare dov’è. Ora che siamo in fase di revisione dell’Autorizzazione dell’impianto il nostro auspicio - ha commentato il presidente del Municipio III, Caudo - è che queste parole contribuiscano ad indirizzare prescrizioni che portino alla rapida chiusura del TMB e a una immediata riduzione dei rifiuti trattati". 

L'appello: "Raggi e Montanari facciano loro parte"

Sulla stessa linea anche il capogruppo della Lista Civica Caudo Presidente, Matteo Zocchi: "Le parole del Ministro Costa che afferma che l’impianto TMB Salario non può stare dove è attualmente sono una piccola vittoria per chi da anni si batte per la chiusura dell’impianto e per chi, come noi, da quattro mesi nelle istituzioni municipali non ha passato un giorno a tacere l’ingiustizia dell’impianto. Ora il Campidoglio prenda coscienza delle parole del Ministero e si adoperi per ridare dignità a quelle 40mila persone che ogni giorno subiscono i miasmi con tutte le conseguenze del caso. Noi non ci fermeremo in ogni caso quindi - ha concluso il consigliere - la Sindaca Raggi e l’assessora Montanari si sbrighino a fare la loro parte che non c’è più tempo da perdere". 

Da Fratelli d'Italia interrogazione parlamentare

Intanto dopo la protesta dei Comitati a Montecitorio e l'incontro con il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, Fratelli d'Italia ha suggerito un'audizione in commissione ambiente dell'Osservatorio permanente No Tmb e dell'Arpa, presentando pure un'interrogazione parlamentare "affinché sia fatta chiarezza sullo spostamento del Tmb e su un piano concreto per la sua dismissione".

"L'incidenza dell'impatto ambientale nei quartieri circostanti e sulla salute pubblica è ormai acclarato e non ci pare esistano le condizioni, né le garanzie di efficienza, per mantenere l'impianto" - ha detto Rampelli. 

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