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Martedì, 23 Aprile 2024
Serpentara-Fidene Via Salaria, 981

TMB Salario, mentre i residenti soffocano la politica litiga: accuse, rimpalli e niente soluzioni

Sul Salario si alzano i toni dello scontro politico, il Pd: "Comune è contro i cittadini". M5s: "Aumento differenziata chiuderà impianto"

L'ennesima estate di miasmi infernali alle spalle, all'orizzonte un nuovo autunno caldo di cortei e proteste per ottenere la tanto agognata chiusura del TMB Salario: l'impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti che dal 2011 vessa con i suoi miasmi tutto il quadrante nei dintorni di Villa Spada e Fidene. 

In 40mila ostaggio dei miasmi

Quarantamila residenti circa ostaggio della puzza continua emessa da quel "mostro" collocato nel bel mezzo di case e uffici, con un asilo nido a poche centinaia di metri in linea d'aria. Ovviamente irrespirabile. 

Una questione quella del TMB Salario scottante e scomoda sulla quale è scontro aperto tra Regione e Ama, tra il Municipio III guidato dalla giunta di sinistra di Giovanni Caudo e il Campidoglio grillino, tra La Pisana e Palazzo Senatorio. Un tutti contro tutti tra accuse e rimpalli: delle soluzioni però nemmeno l'ombra. 

Piazza Sempione, nell'immediato e nelle more della chiusura annunciata per il 2019, ha chiesto lo stop alle lavorazioni "per tornare a respirare"; la Regione Lazio ha minacciato di sospendere l'autorizzazione qualora Ama non fornisca informazioni e documentazioni richieste nell'ambito di aggiornamento dell'Autorizzazione Integrata Ambientale con la Municipalizzata chiamata a dare risposte anche sui temi di carattere olfattivo o odoroso. 

Il TMB Salario accende lo scontro, la Regione incalza Ama: "Pronti a sospendere autorizzazione"

Sul TMB Salario Campidoglio eclissato

Dal Campidoglio, oltre alla richiesta di intensificare controlli e pulizie nello stabilimento di via Salaria, solo silenzi e assenze. 

Ben lontani i tempi  in cui i grillini, allora all'opposizione, sfilavano con i cittadini  reclamando per quel quadrante "un ambiente di vita sano, così come sancito dalla Costituzione art.32".

Nessuna traccia della Sindaca, dell'assessora Montanari o di chi per loro alle assemblee dell'Osservatorio permanente sul TMB: solo sopralluoghi, senza puzza e senza confronto, in quell'impianto che hanno promesso di chiudere nel 2019. A patto però che la differenziata raggiunga il 70%: un miraggio viste le condizioni attuali delle strade di Roma soffocate dai rifiuti e da quell'emergenza che per la Capitale è ormai perenne. Altro che sacchetti intelligenti e chip. 

Così, mentre i residenti di Villa Spada, Fidene, Serpentara e dintorni, fino a Piazza Vescovio, sono sempre più soffocati dai miasmi e nauseati, oltre che dalla puzza, anche da promesse, annunci e scaricabarile, la politica continua a litigare. 

Il Pd: "Comune è contro i cittadini"

"Torniamo a chiedere alla Sindaca Raggi e all'assessora Montanari di spendere una parola di chiarezza nei confronti di questa intollerabile situazione. La Regione ha spiegato il proprio punto di vista accogliendo il concetto espresso dai cittadini per cui quella roba li non può più stare. Cosa aspetta il Campidoglio a fare altrettanto con atti amministrativi definitivi?" - si domandano Yuri Bugli, presidente del Consiglio del III Municipio e l'assessore all'Ambiente Francesco Pieroni. 

"L'atteggiamento di Raggi e Montanari è surreale. Non rispondono agli inviti, non rispondono alle richieste, non ascoltano le persone, ieri sono riuscite a mandare un assessore pentastellato del sesto municipio per sobillare gli animi dei residenti di Castel Giubileo, già esasperati da questa situazione assurda. Ci chiediamo cosa abbiano fatto di male i cittadini per meritare questo trattamento e se il Comune sia contro di loro".

"Differenziata flop"

"Il Tmb di via Salaria, lo ribadiamo ancora una volta, deve chiudere e spetta alla Sindaca Raggi indicare la fine del trattamento dei rifiuti in quell'impianto. Le persone che vivono nei quartieri limitrofi hanno diritto a vivere nella salubrità dell'aria che respirano. Siamo ormai oltre ogni umana e possibile comprensione. La nuova raccolta differenziata si sta trasformando in un flop drammatico con il rischio che di questo passo i Tmb, grazie alla Raggi, chiuderanno orientativamente nel 2130. Continuare a rinviare la chiusura dell'impianto di via Salaria in attesa di estendere la raccolta differenziata significa prendere in giro i cittadini" - hanno dichiarato le consigliere del Pd capitolino Valeria Baglio e Ilaria Piccolo.

Fratelli d'Italia: "Unica certezza è la puzza del TMB"

Ad inserirsi nella polemica anche Fratelli d'Italia che non perde l'occasione di attaccare Comune e Regione "alle prese - scrivono Chiara Colosimo e Giordana Petrella - con un raccapricciante scarico di responsabilità". 

"Ad oggi non sappiamo con precisione quale sia la mole di rifiuti trattata, qual è - e se esiste - il piano di dismissione dell'impianto, l'impatto ambientale effettivo e l'incidenza nei quartieri circostanti di patologie che potrebbero essere ricollegate alle polveri sottili sprigionate nel corso degli ultimi 7 anni. Tutte risposte che i cittadini pretendono di sapere. Mentre la Regione Lazio di Zingaretti glissa e si rifiuta di convocare una commissione ad hoc come ha richiesto Fratelli d'Italia e la Giunta Raggi sembra essere evaporata prima del tempo, in III Municipio Caudo prova a vestire i panni del 'Masaniello de Noantri' facendo da sponda alla Regione nello scaricare le responsabilità sul Comune. Nella Babilonia della fuffa la certezza è solo una: la puzza del TMB - concludono - non accenna a diminuire e la città di Roma è sempre più in emergenza rifiuti".

Il M5s: "Aumento della differenziata chiuderà Salario"

A difendere l'operato del Campidoglio il capogruppo del M5s in Aula Giulio Cesare, Giuliano Pacetti: "Roma fa quello che per legge le compete: riorganizzare la raccolta differenziata inefficace ed inefficiente che ci hanno lasciato i nostri predecessori. E lo sta facendo a ritmi serrati: 127mila romani già serviti dalla nuova differenziata tecnologica in poche settimane, diventeranno oltre 500mila entro dicembre. A questi si aggiungeranno, sempre entro fine anno, oltre 85mila attività commerciali. È grazie all'aumento della differenziata che si chiuderà il TMB Salario e non - incalza il grillino - con i comizi di Valeriani e le dichiarazioni di esponenti del PD. La Regione Lazio non sta facendo quello che per legge le compete: riorganizzare l'impiantistica per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti. Da via della Pisana, ancora nessuna notizia del piano regionale rifiuti, fermo al 2012. Noi - ha concluso Pacetti - continuiamo a testa bassa a lavorare per risolvere i problemi di Roma". 

Intanto però le strade della Capitale sono vere e proprie discariche, Ama è allo stremo e intorno al Salario si prepara la protesta. Sulla gestione dei rifiuti l'autunno caldo è appena iniziato. 
 

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