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TMB Salario, la consigliera grillina: "Chiusura è presa per il c***": malumori nel M5s

La presidente della Commissione Ambiente, Francesca Burri, finisce in un vortice di polemiche: il Gruppo Cinque Stelle prende le distanze "in maniera chiara e netta"

La chiusura del TMB Salario infiamma ancora la discussione nel Municipio III. A riaccendere le polemiche un'intervista di Alessandro Pino de La Voce alla consigliera grillina Francesca Burri, una dei firmatari di quella mozione sull'aumento dei turni all'interno dell'impianto che aveva già fatto emergere malumori all'interno della maggioranza pentastellata.

Un atto che la minisindaca Roberta Capoccioni aveva portato in assemblea davanti ai Comitati affinchè la sorte di quel documento, osteggiato da tutte le forze politiche, venisse decretata dai cittadini. Bocciatura sonora e frattura, con l'emergere di una minoranza nella maggioranza, all'interno del Gruppo dei Cinque Stelle. 

A mesi di distanza il commento senza filtri della consigliera Burri: "Nessuno ha capito realmente. Hanno solo pensato che avrei aumentato le puzze senza poi starmi a controbattere tecnicamente: il TMB non si può chiudere e tutti quanti, destra sinistra e noi che siamo il nuovo che avanza, hanno preso per il c**o la gente. Questo non si fa, alla gente gli si dice la verità" - ha detto ai microfoni de La Voce sostenendo come sia possibile far funzionare bene un TMB. 

Frasi nella forma e nella sostanza che hanno indignato la cittadinanza e costretto il Gruppo del M5s, che da tempo sembra aver già isolato la consigliera pure presidente della Commissione Ambiente. 

"Come Movimento 5 Stelle ci definiamo portavoce dei cittadini. Il nostro operato ha lo scopo di tradurre in azione politica la volontà popolare espressa attraverso l'elaborazione del programma. In nessun momento dunque, nessun portavoce potrebbe mai lontanamente pensare di prendere in giro i cittadini agendo in maniera difforme da quanto stabilito" - hanno replicato i pentastellati del Municipio III prendendo "nella maniera più chiara e netta" le distanze dalla forma e dalla sostanza delle affermazioni rilasciate alla stampa locale dalla consigliera Francesca Burri.

"Il M5S - hanno tenuto a sottolineare - non si riconosce nelle sue esternazioni nè negli atti politici da lei portati avanti senza alcuna condivisione con il gruppo consigliare in relazione al problema dell'impianto TMB di via Salaria". 

Intanto per la consigliera Burri, finita in un vero e proprio vortice di polemiche, arriva pure l'ombra della "revoca" da presidente della Commissione Ambiente: un ruolo dal quale potrebbe essere sollevata solo in caso venisse votata e approvata una nuova delibera sulla composizione della commissioni consiliari. Dunque dopo l'allontanamento dell'Assesora Brescia dalla Giunta per la maggioranza della minisindaca Capoccioni è ancora tempesta. 
 

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