Lanciando un appuntamento fisso avevano promesso di mobilitarsi davanti all’impianto Ama di via Salaria tutti i lunedì dalle 18 circa e così, nonostante l’afa estiva e le vacanze, hanno fatto: i residenti dei quartieri che sorgono sulla consolare romana e che sono quotidianamente sottoposti ai miasmi provenienti dal TMB della Municipalizzata non sono arretrati nemmeno di un metro, l’obiettivo – anche alla luce di tavoli tecnici e promesse – rimane sempre lo stesso, delocalizzare quella struttura.

Ama dal canto suo è corsa ai ripari e “nell’ambito di un articolato piano di iniziative predisposte per diminuire l’impatto olfattivo sulla zona” ha avviato alcuni lavori di manutenzione straordinaria riguardanti il sistema di aspirazione del locale di ricezione dei rifiuti.

“Ma se entro il 2015 il TMB verrà riconvertito e quindi non tratterà più rifiuti perché si investono tanti soldi, sembra oltre 300 mila euro?” – si chiede il capogruppo del NCD di Piazza Sempione, Cristiano Bonelli, sollevando il dubbio che l’impianto – una volta trovato il modo di abbassare la soglia dei miasmi -  possa rimanere aperto anche dopo il 2015, anno in cui dovrebbe invece arrivare la definitiva chiusura e riconversione della struttura in parcheggio o uffici.

“Questo cattivo odore ci costringe a stare rinchiusi dentro casa, difendiamo il nostro diritto alla salute” – incalzano i cittadini che per oggi hanno indetto un nuovo sit in al 981 di via Salaria. L’appuntamento è per le 17.45: a striscioni, megafoni e mascherine questa sera si aggiungeranno i deodoranti “li doneremo all’Ama” – dicono i promotori dell’iniziativa ironizzando, ma non troppo, sul ‘profumo di violette’ che in questi giorni ha investito quell’area del Terzo.