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Serpentara: il consiglio comunale dice no all’antenna

Approvata la mozione per il trasferimento dell’impianto di telefonia mobile. L’ordinanza di sospensione dei lavori d’istallazione è però scaduta lo scorso 31 gennaio. Dario Nanni, consigliere comunale Pd: “Chiederò al presidente Bonelli di reiterarla”

La mozione contro la messa in funzione dell’antenna Wind-Ericsson sul Palazzo dell’Enasarco a piazza Fernando de Lucia è stata approvata in consiglio comunale lo scorso lunedì pomeriggio. Su 30 consiglieri presenti, 29 hanno votato a favore e 1 si è astenuto. La mozione,  firmata da tutti i capigruppo, impegna il sindaco Alemanno e la sua giunta ad individuare un sito alternativo per l’antenna di telefonia mobile ed a sollecitare le parti interessate a partecipare ad un tavolo di trattativa. 

La decisione arriva un giorno dopo la scadenza delle terza ordinanza di sospensione dei lavori emessa dal presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli lo scorso 22 dicembre e notificata alla Ericsson il 29 dicembre. Il testo doveva essere discusso il 25 gennaio, ma quel giorno in aula non c’era il numero legale e per questo la discussione era stata rimandata prima al giorno seguente, poi al 28 gennaio ed infine al 1 febbraio. 

Tra le ragioni per cui, secondo i firmatari della mozione, l’antenna deve essere collocata altrove una sentenza del Tribunale del lavoro di Brescia dello scorso 17 Dicembre 2009 che per la prima volta riconosce il nesso causale diretto tra uso del cellulare e insorgenza di una patologia tumorale.  

Il consigliere Dario Nanni (Pd) così ha commentato il risultato ottenuto: “Da una parte sono soddisfatto dell’approvazione unanime che la mozione ha avuto, dall’altra mantengo alta l’attenzione per far sì che questo primo passo, fatto a tutela della salute dei cittadini, abbia un seguito”. “Domani – continua Nanni – manderò una lettera al presidente Bonelli per chiedergli di reiterare l’ordinanza di sospensione dei lavori”. In questo modo si eviterà il rischio che, in attesa di una decisione del sindaco di Roma Gianni Alemanno e della sua giunta, i lavori per l’attivazione dell’antenna possano riprendere.  

Lo scorso 28 gennaio anche la Regione Lazio ha preso mosizione in merito alla questione ed ha fatto delle richieste precise alle amministrazioni competenti. Filiberto Zaratti, assessore regionale all'Ambiente comunicava in una nota: “Ho richiesto al sindaco di Roma Alemanno e al presidente del IV Municipio Bonelli di non attivare l'impianto, nell'interesse dei cittadini, e di valutare con tutti i soggetti interessati la delocalizzazione dell'antenna. Le preoccupazioni dei cittadini per l'impianto di telefonia mobile posto sul tetto dello stabile Enasarco in Piazza De Lucia vanno ascoltate, soprattutto alla luce delle incongruenze rilevate nella procedura di autorizzazione dell'impianto”. 

“Due delle tre celle dell'impianto – continuava Zaratti - puntano direttamente contro le finestre delle abitazioni, localizzate a breve distanza, e risulta anomala la documentazione fornita per le autorizzazioni”. “Per questo motivo - concludeva l’assessore -  ho chiesto all'Arpa di verificare urgentemente se il parere espresso non abbia valutato a suo tempo solo due settori radianti su tre e, in tal caso, di procedere alla revoca in autotutela”.

Francesco Senatore, vicepresidente del Comitato “Viale Lina Cavalieri”: “Siamo soddisfatti che la mozione sia stata approvata perché quanto accaduto è la prova che le istituzioni si stanno interessando alla vicenda ma adesso aspettiamo i fatti”.

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