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Serpentara-Fidene Fidene / Via Flavio Andò

Serpentara, fiaccole per il custode aggredito: “Più sicurezza, siamo tutti con Gino”

Ieri la comunità del Municipio III si è stretta intorno alla famiglia Lozzi, striscioni e candele verso la scuola Toscanini: "Illuminiamo i quartieri affinchè torni la legalità"

Non li ha fermati la mancata autorizzazione da parte della Questura e nemmeno un pomeriggio vissuto tra timori e blindati viste le tensioni tra Casapound e centri sociali in arrivo dal Tufello: centinaia i cittadini che intorno alle 19 si sono presentati nel piazzale della Chiesa S.Ugo di viale Lina Cavalieri.

Striscioni, cartelloni e tante candele per dimostrare solidarietà e vicinanza a Gino Lozzi, l’ex custode della Scuola Toscanini aggredito e picchiato brutalmente da una banda di rapinatori.

Fiaccole per illuminare i quartieri, spesso al buio e per questo più esposti ad episodi di criminalità; torce per far luce sulla verità ma anche per mettere in evidenza le condizioni di quelle periferie, spesso vessate da assenza di servizi e incuria, e ad oggi impegnate a chiedere maggior considerazione soprattutto sul tema della legalità.
 

Sicurezza quello che reclamano in tanti, un coro che unisce Serpentara a Talenti e passa per Villa Spada, Fidene e Conca d’Oro: la comunità del Municipio III è grande e unita, “vogliamo difendere il nostro territorio” – dicono i manifestanti.
 

“Siamo qui per dimostrare solidarietà a Gino ma anche per rivendicare il diritto di poter vivere tranquilli nei nostri quartieri” – scandiscono dal megafono i consiglieri Bonelli, Filini e Bartolomeo tra i promotori dell’iniziativa insieme a vari Comitati.
 

Toccante il saluto del figlio di Gino, Urbano Lozzi alla folla: “Papà sta un pochino meglio e vi ringrazio anche da parte sua” – commosso l’applauso del corteo poi sfilato verso la scuola Toscanini di via Andò, luogo del misfatto.

Li a prendere la parola alcuni cittadini, l’ex custode della Scuola di Piazza Filattiera e i giovani alunni di Serpentara: “Gino torna presto, aspettiamo tutti di riabbracciarti”.

Una serata di solidarietà ma anche un’occasione per ribadire la necessità di maggior sicurezza e legalità: la rabbia è tanta e spetterà alle istituzioni dare risposte concrete ai cittadini prima che qualcuno decida di agire autonomamente, in modo scellerato, attraverso una sorta di “giustizia fai da te” dagli effetti incontrollabili.

Custode aggredito, fiaccolata a Serpentara

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