Clandestino day, sit-in al centro d'accoglienza di via Salaria

In occasione del Clandestino day, la giornata di mobilitazione antirazzista in corso in tutt'Italia, un gruppo di attivisti ha varcato i cancelli del centro di accoglienza del Comune di Roma di via Salaria per protestare contro il piano nomadi del Campidoglio. Gli attivisti, circa un centinaio, hanno esposto striscioni con la scritta "Centro di segregazione" e "Alla ricerca dei bambini perduti". Hanno, inoltre posizionato davanti all'entrata del centro una decina di zainetti con sopra il nome di un bambino rom per denunciare la dispersione scolastica.

Nel corso della mobilitazione è intervenuta anche Simonetta Salacone, l'ex preside della scuola Iqbal Masih, che ha parlato della violenza subita dalla scuola quando, con lo sgombero del Casilino 900, diversi bambini sono stati sradicati dal loro quartiere, spostati o espulsi, e non hanno più potuto seguire le lezioni. Infine Luca Mascini, cantante degli Assalti frontali e genitore di un'alunna dell'Iqbal, ha letto la lettera di un bambino a un ex compagno di scuola rom che non può più andare a scuola.

Il centro. All'interno dell'ex Cartiera vivono 300 persone rom, il 60 per cento delle quali sono bambini in età scolastica. Questi bambini secondo Redattore sociale e l'Associazione 21 luglio vivrebbero in condizioni vergognose e con notevoli restrizioni alla libertà.

Il vicepresidente del consiglio del IV Municipio Riccardo Corbucci (PD) commenta: "Come consiglieri municipali ci è vietato l'ingresso perchè hanno paura di mostrare le condizioni in cui vivono queste persone". "Il Comune e il IV Municipio non si sono presi la briga di parlare ed informare gli abitanti del quartiere che ospiteranno nelle loro scuole tanti di questi bambini".