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Montesacro Montesacro / Via Monte Serrone

A Montesacro arriva l'estrema destra. Si rischia lo scontro: "Nessuno spazio ai fascisti"

L'Organizzazione Socialista Nazionale di Castellino per la "dichiarazione di indipendenza" sotto al monumento di Simon Bolivar. Il Csa Astra chiama a raccolta "la città antirazzista e antifascista"

L'estrema destra pronta a marciare sul Montesacro. Giovedì nel Parco Simon Bolivar, almeno questa l'intenzione, arriveranno i militanti di Organizzazione Socialista Nazionale: un movimento sorto di recente che vuole racchiudere in sè le idee d’indipendenza nazionale, giustizia sociale e libertà dei popoli per combattere la "grave crisi di rappresentanza delle istanze di sovranità nazionale, di equità sociale e di libertà per i popoli del mondo" attraverso un cambio di strategia politica ed operativa. 

Leader della OSN - nella cui sede di Officine Italia a Portuense di recente ignoti hanno fatto esplodere alcune molotov - è Giuliano Castellino, personaggio noto della destra romana e del tifo ultras in Curva Sud: un breve passato in Casapound, leader e animatore del Movimento Sociale Europeo oltre che una candidatura con La Destra di Storace. 

Il primo appuntamento della OSN - "un'organizzazione radicale, scevra da qualsiasi compromesso e di forte opposizione al partito unico 'destra-centro-sinistra' strumento della finanza predatrice internazionale" - sarà in occasione del Natale di Roma: il 21 aprile infatti Castellino e i suoi vorrebbero recarsi nel parco di Montesacro, sotto il monumento di Simon Bolivar "per una nuova dichiarazione d’indipendenza del popolo italiano"

"In quel luogo sacro, già nella Roma antica, la plebe, il popolo, ottenne i suoi tribuni. Forti di questa tradizione unica, unità di popolo per il socialismo nazionale” - fanno sapere dal Movimento, forse ignari pure dell'impossibilità di penetrare nel Parco chiuso oltre due mesi fa in seguito al crollo di un albero. 

Ma tra l'Organizzazione Socialista Nazionale e il monumento dedicato al Libertador ci saranno, oltre che cancelli chiusi e recinzioni, anche i centri sociali che annunciano come "nessuno spazio sarà concesso ai fascisti". 

"Non solo non possiamo permettere l'utilizzo da parte di un gruppuscolo neofascisti della figura di Simon Bolivar, che proprio qui ha recitato il giuramento di liberazione de popoli dell'America Latina, ma - si legge nel comunicato dei compagni - siamo determinati ad impedire a questi soggetti di girare per le strade dei nostri quartieri. Non permetteremo questa provocazione, che avviene in un territorio ricco di esperienze associative e sociali che ripudiano il fascismo e il razzismo. Una provocazione - tengono a sottolineare - che arriva a pochi giorni dal 25 aprile, quando la città resistente, solidale e democratica si prepara a mobilitarsi".

L'appuntamento per il contro presidio a difesa del Montesacro e dei valori di democrazia, Resistenza e antifascismo è per le 10 in via Monte Serrone.

La speranza invece è quella che per le strade di Città Giardino non si assista a quanto già accaduto tra Valmelaina e il Tufello quando a fronteggiarsi furono centri sociali e militanti di Casapound giunti nel Municipio III per la fiaccolata di solidarietà al custode della scuola aggredito: il cuore del Montesacro di tafferugli, tensioni e guerriglia urbana non ne vuole proprio sapere. 

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