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Elezioni Municipio III, il M5s punta sui "fedelissimi": la lista dei candidati

Otto gli ex portavoce ricandidati. Polemica dall'escluso: "Nessuna consultazione base in nome di continuità a Giunta sfiduciata"

Sara Mechelli Redattore Roma 11 maggio 2018 14:40

L'attivismo come requisito fondamentale per entrare nella lista dei candidati del M5s al Municipio III. E' questo il paletto fissato dai vertici del MoVimento per le elezioni del Roma Montesacro in programma il prossimo 10 giugno.

Elezioni Municipio III, il M5s si affida ai fedelissimi

Nessun "dissidente" o potenziale tale: nel parlamentino del Montesacro, con il governo Capoccioni caduto dopo appena 19 mesi a causa della fuoriuscita di quattro portavoce, dovrà esserci coesione e unione d'intenti. Fuori dunque critici e discordi: dentro solo i "fedelissimi".

Gli ex consiglieri ricandidati

Riparte da tanti ex consiglieri il M5s del Municipio III: nella lista a sostegno della candidata presidente Roberta Capoccioni, un terzo dei nomi è di coloro che negli ultimi due anni hanno occupato uno scranno nel parlamentino di Piazza Sempione.

C'è l'ex presidente del Consiglio, Mario Novelli; la presidente della Commissione Politiche Sociali, Daniela Michelangeli; le ex consigliere Marina Locatelli e Francesca Liuzzi così come il presidente della commissione Lavori Pubblici, Franco Rauccio, quello della commercio Simone Said e il vice presidente dell'Aula, Manuel Tiranti. Dentro anche l'ex portavoce Pasquale Cicala: balzato agli onori della cronaca per lo strambo intervento in Aula su "i zingari" e i "tavolini a due a due".

Candidati anche alcuni degli attivisti che hanno lavorato fianco a fianco con la maggioranza pur non essendo parte della squadra dei consiglieri, come Eleonora Vari e Francesco Fedele. In lista pure il presidente di quel che fu il Comitato di Villa di Faonte, Marco Befani.

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La critica dell'escluso: "M5s è setta, candidata scelta senza democrazia"

Rammarico e rabbia tra gli esclusi. A lasciare definitivamente il M5s l'ex consigliere Paolo Caviglioli, fuori dalla lista perchè "reo" di essere stato troppo critico con il MoVimento.

"Oggi il Movimento assomiglia molto ad una nuova scientology , una setta , in cui nessuno si può permettere di contraddire il leader nazionale regionale comunale o municipale che sia: è pieno di leader di capi e capetti di parenti e amici piazzati in posti importanti solo perché ritenuti affidabili, non competenti" - ha scritto in un post al veleno criticando pure le modalità della decisione di ricandidare Capoccioni.

"Il Partito Democratico ha fatto le primarie per scegliere il candidato presidente nel nostro municipio. La coalizione di centro destra esprime tre candidati e si confronteranno per sceglierne uno. Il Movimento 5 stelle impone un solo candidato senza consultare la base in nome della continuità di una giunta sfiduciata.
Sia chiaro nulla ho contro la nostra candidata che reputo persona seria e preparata, ma - si legge nel post -farsi insegnare la democrazia dagli avversari non è un esercizio piacevole. Meglio sarebbe stato aprire alla base e coinvolgerla attivamente nella scelta tra una rosa di candidati in un sano e doveroso esercizio democratico".