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Val D'Ala tra prostitute, odori nauseabondi e minidiscariche

Da Tangenziale Est alla ciclabile il percorso della vergogna

Tra Prati Fiscali e Val D'Ala la "passeggiata del degrado". Non usano mezzi termini i residenti del quartiere del Municipio III da anni alle prese con sversamenti illeciti di rifiuti, baraccopoli e prostituzione nel bel mezzo del giorno sotto alle finestre delle abitazioni

Il nastro di partenza di quel percorso così disastroso è addirittura appena scesi dalla Tangenziale Est, nel tratto che la congiunge alla Salaria verso fuori Roma e a via dei Prati Fiscali: qui, a tutte le ore del giorno e della notte, alcune prostitute sostano indisturbate nell'aiuola spartitraffico, accanto agli utenti che aspettano gli autobus alla fermata Salaria/Ponte Salario. Cartoni come sedute e rifiuti sparsi ovunque. 

Non va meglio più avanti dove, nel piccolo piazzale proprio tra Prati Fiscali e Val D'Ala, sono sempre tre le meretrici a lavoro: vestiti succinti e ammiccamenti a qualsiasi ora. Intorno buste con vestiti e scarpe di ricambio, cartacce e bottiglie abbandonate oltre ai segni dell'inciviltà di alcuni con gli ingombranti sversati sul ciglio della strada. Il preludio al vero e proprio disastro. 

Discariche a Val D'Ala

Da li infatti basta inoltrarsi un po' di più nel Parco delle Valli per trovarsi accerchiati da minidiscariche e piazzole del sesso: da una parte calcinacci, vecchi mobili, copertoni; dall'altra fazzoletti sporchi e profilattici usati gettati in terra. 

"Passano gli anni, passano le giunte ma nessuno non ha trovato una soluzione al degrado tra via dei Prati Fiscali/via Val d'Ala e la pista ciclabile del parco delle Valli. Tra prostitute, spazzatura organica e altro è come ritrovarsi in un altro mondo, tra pericoli e insalubrità" - denunciano I ragazzi di via Pacchiarotti, un gruppo di cittadinanza attiva.

"Chi ci passa per una corsetta o per portare il cane rischia anche di trovarsi ad assistere a scene di sesso, per non parlare degli odori nauseanti".

Quell'angolo infatti, proprio come il vicino sottopasso, nel tempo si è trasformato in una sorta di latrina, un orinatoio a cielo aperto. 

Condizioni alle quali occorrerà porre un argine, lo stesso che però in passato, nonostante cancelli di chiusura e passeggiate "scaccia lucciole", nessuno è riuscito a mettere. 

"Non serve un supporto psicologico - dicono da via Pacchiarotti richiamando l'iniziativa dei Cinque Stelle contro la prostituzione - ci vuole l'intervento della Polizia una volta per tutte". 

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