rotate-mobile
Conca d'oro Montesacro / Piazza Conca d'Oro

Tombini stappati a mano da cittadini e negozianti: "Così Conca d'Oro si è salvata da allagamento"

Durante il temporale galosce, pale e olio di gomito per sturare le caditoie. La denuncia della Lega: "Municipio provveda a potature e manutenzione punti critici"

Tombini liberati dal fogliame a mano, qualche pala per ricacciare fango e detriti dalle grate delle caditoie ed evitare l'allagamento di piazza e negozi su strada, oltre che della stazione metro Conca d'Oro.

Sforzo sotto la pioggia battente per alcuni cittadini e negozianti che, nel bel mezzo del temporale dello scorso 21 ottobre, hanno lavorato per disostruire i tombini e permettere all'acqua piovana di defluire in modo regolare.

Tombini stappati a mano: Conca d'Oro salva da allagamenti

Così la stazione Conca d'Oro della linea B1, che pure negli anni scorsi era balzata agli onori delle cronache perchè spesso e volentieri sommersa, si è "salvata": ben lontana dagli scenari che invece hanno investito in particolare le fermate Lucio Sestio sulla linea A, Euclide sulla Ferrovia Roma Nord e Gardenie della C dove le scale d'ingresso si sono trasformate in una vera e propria cascata.

"E’ stato solo grazie ad un gruppo di cittadini- negozianti a garantire il funzionamento della metro B Conca d’Oro evitando allagamenti che abbiamo visto invece in altre zone della città. A dimostrazione del lavoro durato ore, da parte dei cittadini, ci sono i cassonetti Ama strapieni di fogliame tolto a mano dai punti intasati e a ridosso dei tombini che altrimenti avrebbero incanalato l’acqua dritta nelle scale di accesso alla fermata metro" - ha scritto in una nota il consigliere municipale della Lega, Mario Astolfi, chiedendo manutenzione e interventi di potatura costanti nei punti più critici del territorio del Roma Montesacro.

L'odissea dei commercianti di viale Jonio: dopo il nubifragio negozi allagati e fango ovunque

Il dossier della Lega sui "punti critici"

Già pronto da parte della Lega del Municipio III un dossier fotografico nel quale vengono evidenziati tombini e caditoie perennemente otturati, avvallamenti del manto stradale che non fanno defluire l’acqua piovana, la mancanza di potature delle alberature che, con la presenza del fogliame, ostruiscono il regolare deflusso delle acque.

Negozianti sommersi da fango e melma

Lo sanno bene i negozianti di viale Jonio sommersi di acqua e fango, proprio come quelli di via Nomentana all'incrocio con via Arturo Graf invasi da fogliame, detriti e melma.

"La Giunta municipale - incalzano i consiglieri leghisti a Piazza Sempione Francesco Maria Bova, Pino Salvati e Fabrizio Bevilacqua - è tutta concentrata ad organizzare concertini ma al territorio servono risposte concrete ed interventi programmati. La storia dello scarica barile, è colpa del Comune, non può durare in eterno, il Municipio - hanno concluso - si organizzi e cominci ad operare”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tombini stappati a mano da cittadini e negozianti: "Così Conca d'Oro si è salvata da allagamento"

RomaToday è in caricamento