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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Stazione Nomentana, dove l'arte è di tutti: trionfano murales, colori e condivisione

I più grandi street artists a lavoro tra Sacco Pastore e quartiere Africano con i Pittori Anonimi del Trullo: tra binari, scale e banchine una vera e propria galleria di opere. Qui ogni cittadino può essere "pittore" o "poeta"

Gli street artists più bravi, celebri e noti della Capitale e non solo; i Pittori Anonimi del Trullo capitanati dal loro leader Mario D'Amico ma anche comuni cittadini, artisti improvvisati o capitati li per caso che hanno deciso di partecipare alla grande opera d'arte che sta sorgendo a Stazione Nomentana.

Un vero e proprio tripudio di colori nel sottopasso che unisce Sacco Pastore al Quartiere Africano, figure e poesie nelle rampe laterali e sulle pareti delle scale che portano sulla strada o alle banchine. 

Alla luce del sole il capolavoro, ancora work in progress, di Marcy: un omaggio al quartiere Africano, al continente nero, ai suoi colori, alle sue persone e al tema del viaggio. Emozionanti e tanto ricchi di espressività da sembrare reali gli occhi delle due figure che sovrastano binari e pendolari, quasi accecante il tramonto dipinto, da lasciare senza fiato per l'estrema bellezza l'intera opera che li tutti sono impazienti di vedere ultimata. 

La Street Art di MANS omaggia il quartiere Africano

Già perchè a Stazione Nomentana l'arte non è solo dei PAT o dei loro fidati amici: pareti, colori e pennelli appartengono a tutti e ognuno, se lo vuole, può essere "artista" e prendere parte ad un progetto che sta affascinando tutta la Città.

Un'iniziativa, quella di Arte in Stazione e Città a Colori di cui la Nomentana fa parte, promossa da NSA Roma Nord e organizzata da Franco Galvano per riqualificare oltre 120 stazioni ferroviarie di Roma e Provincia, immancabile il supporto di RFI volenterosa di riqualificare i suoi snodi ferroviari per donare ai viaggiatori spazi che non siano più grigi e tetri. 

E Stazione Nomentana ne è l'esempio. Metri e metri di pareti colorate, di opere d'arte che stanno dando vigore ad uno dei tanti non luoghi della Città: attraversato ma mai vissuto. 

Street Art a Stazione Nomentana

Ma tra Sacco Pastore e Africano c'è la rivoluzione. La Stazione, oltre che vanto e sito da visitare in tutte le sue fasi evolutive, è laboratorio di idee, incontro e confronto. Non c'è da stupirsi se una mattina passando con l'intento di andare a lavoro ci si ritrova invece con gessetti e i pennelli in mano, coinvolti dall'instancabile Mario D'Amico, a dipingere una parte di parete da "donare" alla città.

E a Stazione Nomentana può capitare anche che, del tutto casualmente, quelle poesie che per anni hai tenuto in un'agenda nel cassetto adesso accompagnino i viaggiatori in quel sottopasso un tempo oscuro. 

Insomma a Stazione Nomentana ci sono l'arte e il talento dei più grandi, Marcy e Moby Dick solo per citarne due; c'è l'amore per Roma dei Pittori Anonimi del Trullo e c'è la consapevolezza di tanti cittadini dell'importanza di iniziative come queste: un modo alternativo, colorato, divertente e appagante di riappropriarsi di spazi spesso tristi e angusti. E non importa se non devi prendere il treno: oggi per andare a Stazione Nomentana ci sono altre decine di motivi. 

Stazione Nomentana: street art e tripudio di colori

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