Al Parco delle Valli baracche, risse e rifiuti bruciati. L'ira di Conca d'Oro
Nel "pratone" della Riserva Naturale Valle dell'Aniene ancora villaggi della disperazione e degrado. I residenti: "Sicurezza inesistente. Conviviamo con insediamenti abusivi, rovistaggio e roghi acri"
I margini trasformati in villaggi abusivi con tende, casupole e giacigli di fortuna che sorgono lungo la ferrovia e gli argini dell'Aniene: baraccopoli lontane da occhi indiscreti, non da quelli di chi decide di addentrarsi nel verde per correre o passeggiare, intorno alle quali sorgono spesso vere e proprie discariche.
Cumuli di rifiuti abbandonati nel verde e talvolta incendiati insieme ai cavi reperiti chissà dove e ambiti per ricavare fili di rame: da qui danni all'ambiente e quei fastidiosi roghi acri che negli anni non hanno mai abbandonato il quadrante del Valli - Conca d'Oro.
Già perchè per il Parco delle Valli non sembrano esserci soluzioni valide: a nulla sono serviti gli sgomberi, nemmeno quelli recenti, con i villaggi della disperazione a ripopolarsi pochi giorni dopo, se non ore, il passaggio di ruspe e agenti. Di quegli orti urbani come presidio sociale, idea della vecchia Giunta di centrosinistra, non se n'è poi fatto più nulla.
Così le condizioni del Parco delle Valli continuano a minare la tranquillità dei residenti costretti a districarsi tra insediamenti abusivi, rovistaggio e fumi "tossici". Ma nel "pratone", abitato da decine e decine di persone in incognito, scoppiano anche risse: come quella della settimana scorsa per sedare la quale c'è stato bisogno dell'arrivo delle forze dell'ordine.
"Non solo risse. Conviviamo con aggressioni e incendi" - dicono da Conca d'Oro sottolineando come nei giorni scorsi l'aria per le vie del quartiere fosse irrespirabile. "La sicurezza è inesistente, nessuno fino ad oggi è riuscita a garantirla. I residenti sempre più esasperati da questa situazione - racconta Roberto del Comitato di Quartiere Le Valli-Conca d'Oro - mentre le amministrazioni pensano a costruire uno stadio invece di pensare alla sicurezza del territorio".
E le denunce degli abitanti di quel quadrante ad oggi sembrano aver fatto la fine di quei materiali sversati all'interno del Parco delle Valli, non un parco urbano ma lembo di una Riserva Naturale: finite in fumo e celate sotto cumuli di cenere.
