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Conca d'oro Montesacro / Via Conca d'Oro

Parco delle Valli, container verso lo smantellamento: “La Riserva tornerà ai cittadini”

Entro agosto via gli uffici di Roma Metropolitane e Salini Impregilo. Marchionne: "Nessun centro di accoglienza"

Tre ettari di Riserva Naturale dell’Aniene ancora occupati da ruspe, materiali di cantiere, mezzi meccanici e poi quella lunga fila di container un tempo posti letto e mensa per gli operai della B1 e oggi sede degli uffici di Roma Metropolitane e Salini Impregilo, ditta appaltatrice dei lavori della metro romana.

Un enorme area cementata sul cui futuro i cittadini del Valli-Conca d’Oro, e in particolare Legambiente Aniene e la Rete Ecologica del Municipio III, avevano espresso preoccupazione: dello smantellamento, previsto da convenzione entro il prossimo agosto, nessuna traccia evidente  e così le voci che volevano in quell’area la nuova sede del Banco Alimentare o addirittura un centro di accoglienza si sono moltiplicate.

Sulla vicenda ha risposto direttamente il minisindaco del Montesacro, Paolo Marchionne, assicurando che i container dal mese di agosto saranno smantellati e i 3 ettari su cui insistono riconsegnati alla cittadinanza: “Quei 250 posti letto non diventeranno un nuovo luogo di segregazione ed esclusione sociale per cittadini rom e immigrati. Stiamo chiedendo insistentemente la chiusura del villaggio attrezzato di via della Cesarina, sarebbe incoerente, assurdo e dannoso istituirne un altro, tra l’altro in una zona già critica come quella in questione”.

Container, ruspe e depositi nella Riserva Naturale Valle dell'Aniene

Le opzioni e le idee su come impiegare quella parte di “pratone” che dunque dovrebbe tornare a breve nella disponibilità dei cittadini si moltiplicano: la nuova sede del vicino Mercatino di Conca d’Oro oppure il ripristino del vecchio Teatro Tenda, qualcuno vorrebbe invece porci l’area ludica per i bambini ad oggi costretti all’interno del Parco delle Valli in una sorta di conca scomoda da raggiungere soprattutto per mamme con i passeggini e nonne alle prese con discese non proprio agibili.

“Il destino di questi 3 ettari – ha sottolineato in conclusione il Presidente - lo discuteremo insieme a chi ogni giorno vive il Parco e da decenni lotta per la salvaguardia di un pezzo di Riserva Naturale”.

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