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Conca d'oro Montesacro / Piazza Conca d'Oro

Parco delle Valli: “Per far spazio alla Festa dell’Unità ok alle ruspe?”

Incalza la polemica sulla kermesse Democratica che dovrebbe tenersi nel "pratone" di Conca d'Oro. Bonelli e Cantiani (NCD) assicurano: "Faremo luce su autorizzazioni e rispetto vincoli"

Festa dell’Unità nel Parco delle Valli. Questa la voce sempre più insistente che nel Municipio III sta montando un vero e proprio caso. Già perché la location scelta per la kermesse dei Democratici è proprio quel lembo urbano della Riserva Naturale Valle dell’Aniene più volte al centro della cronaca locale per la presenza di numerosi insediamenti abusivi e per i fumi nauseabondi che da li invadono il quartiere quasi quotidianamente.

A rinvigorire il fronte delle polemiche poi quello sgombero fissato per il 13 maggio e rimandato a data da destinarsi con qualcuno a insinuare che quel villaggio abusivo lungo la ferrovia potrebbe essere buttato giù e bonificato proprio prima della Festa “dalle ruspe del PD”.
Sollevate poi dal Comitato ‘Amici del Parco delle Valli’ perplessità circa l’idoneità della Riserva Naturale ad ospitare un evento giudicato “troppo invasivo” con un impatto troppo forte sulle specie animali che la abitano.

Nessuna critica poi risparmiata al minisindaco del Montesacro, Paolo Marchionne, accusato prima di aver favorito la Festa dell’Unità come unica offerta culturale dell’estate 2015 e poi considerato “incoerente” per voler adesso uno sgombero al quale sembrerebbe sempre essere stato contrario o quantomeno poco avvezzo.

“Ricordiamo bene cosa rispondeva il giovane Presidente del Municipio, che fece anche un sopralluogo proprio li tra le baraccopoli, quando dai banchi dell'opposizione segnalavamo insistentemente la massiccia presenza di abusivi di varie nazionalità: nessuna emergenza, nessun pericolo, nessun problema, noi non facciamo inutili sgomberi" – racconta il capogruppo NCD, Cristiano Bonelli, dicendosi certo che  a breve le “sue irreali convinzioni” cambieranno e le ruspe riceveranno l'avallo per operare sgomberi e bonifiche.

Dito puntato poi sui vincoli ambientali che sussisterebbero con una richiesta di informazioni in forma scritta chiesta da Bonelli e dal collega di FdI, Francesco Filini, al Direttore dell’Ente Roma Natura.

“Ai residenti spiegheremo che per qualche settimana i fumi tossici che sono stati costretti a respirare per anni continueranno, ma cambierà l'odore: sarà quello alla salsiccia ad allietare, solo temporaneamente ,le loro serate” – rincara la dose Roberto Cantiani, capogruppo del NCD in Aula Giulio Cesare, dicendosi pronto ad inoltrare una serie di richieste “per mettere in evidenza l’incoerenza del PD prima contrario, poi favorevole agli sgomberi”.

“Abbiamo a tal proposito inoltrato una serie di richieste di accesso agli atti per verificare se le procedure autorizzative riceveranno quell'attenzione che è stata dedicata alle associazioni che in passato hanno chiesto e mai ottenuto l’utilizzo dell'area vincolata” - hanno concluso i due esponenti del NCD romano chiedendo pure delucidazioni sul pensiero dell’Assessore all’Ambiente del Municipio III Gianna Le Donne, vicina a Legambiente, associazione che – pur avendo una sezione Aniene - sulla questione ancora non si è espressa.

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