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Conca d'oro Montesacro / Via Val di Cogne

Piazza Sempione: una targa in memoria dell'agente Galluzzo, vittima del terrorismo "nero"

Con tre distinte cerimonie Roma ha ricordato l'agente di Polizia, in servizio presso il Commissariato Sant'Ippolito, assassinato nel 1982 in via Val di Cogne

Trentacinque anni fa moriva assassinato, ad opera di un commando terrorista dei NAR, l'agente della Polizia di Stato Antonio Galluzzo. Era infatti il 24 giugno del 1982 quando un commando composto da quattro terroristi “neri” attaccò una pattuglia della Polizia di Stato in servizio di vigilanza sotto l’abitazione di Nemer Hamad, capo della rappresentanza in Italia dell’OLP. Dopo aver disarmato i due agenti, i terroristi esplosero alcuni colpi d’arma da fuoco contro i poliziotti, ferendo entrambi. 

Antonio Galluzzo, a seguito delle ferite riportate, morì durante il trasporto in ospedale, mentre l’altro agente, Giuseppe Pillon, rimase gravemente ferito.

Le indagini della Digos della Questura di Roma permisero in meno di una settimana di arrestare gli autori dell’omicidio. Tra questi ultimi Gilberto Cavallini e Walter Sordi nel 1988 furono definitivamente condannati alla pena dell’ergastolo, mentre Vittorio Spadavecchia e Pierfrancesco Vito, coinvolti ad altro titolo nell’attentato, subirono una condanna rispettivamente a 14 e 10 anni di reclusione.

A trentacinque anni dal misfatto il Questore di Roma Guido Marino ha deposto una corona di alloro a nome del Capo della Polizia Franco Gabrielli, sulla lapide posta presso il Commissariato Sant’Ippolito, dove l’agente prestava servizio. Ma non è stata l'unica cerimonia in sua memoria.

Alcuni rappresentanti delle forze dell'ordine del Municipio III, con la consigliera Rampini ex assessora alla Cultura del Terzo, hanno presenziato in via Val di Cogne per qualche momento di raccoglimento e riflessione proprio nel luogo della sparatoria. 

Cerimonia istituzionale a Piazza Sempione: nella Sala Consiliare è stata apposta una targa per ricordare Galluzzo, ennesima vittima del terrorismo nel territorio del  Montesacro: "In memoria di Antonio Galluzzo, agente della Polizia di Stato caduto nell'adempimento del dovere il 24 giugno 1982" - si legge sul vetro trasparente posto su una parete dell'Aula. 

"Quanto successo negli anni di piombo, quanto successo dopo con le stragi di mafia, ci insegna che la democrazia e le istituzioni non sono mai al sicuro ma necessitano di un presidio costante delle coscienze di noi tutti. Lo Stato siamo noi: sempre! Anche quando non rivestiamo ruoli istituzionali che devono, e ribadisco devono essere ruoli da rivestire in maniera temporanea con rispetto e dignità. Se noi oggi siamo qui: eletti ed elettori, nelle legittime differenze di opinione, lo dobbiamo a loro. È nostro preciso dovere far conoscere a tutti il sacrificio di chi nel proprio ruolo, è caduto per le istituzioni democratiche. Affinché nessuno sia più preda di ideologie malate e nessuno ne sia più vittima. Sono convinta che tutti sapremo dare un contributo costruttivo ad onore di chi si è sacrificato" - il pensiero della presidente del Municipio III, Roberta Capoccioni. 
 

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