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Martedì, 16 Aprile 2024
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"Uccidiamo questi comunisti": l'aggressione di Montesacro raccontata dalle vittime

Gli esponenti del Pd stanno per presentare un'interrogazione parlamentare sulla vicenda. Uno degli aggrediti ha sporto denuncia verso Alberto Palladino,intanto Casapound risponde alle accuse

"Un atto squadristico premeditato, una vera e propria azione militare". Così è stata descritta l'aggressione avvenuta ieri notte all'una, in zona Prati Fiscali, ai danni di cinque ragazzi militanti del Pd mentre stavano attaccando manifesti. 

Un atto da condannare, per denunciare il quale questa mattina il Pd romano capitolino, municipale e provinciale ha tenuto una conferenza stampa presso la sede del IV Municipio, a Piazza Sempione. Molti i cittadini presenti  che hanno voluto esprimere la solidarietà ai giovani aggrediti, tanto che la seduta del Consiglio municipale che si stava svolgendo in aula consiliare è stata interrotta per consentire gli interventi in conferenza stampa. Questo il bilancio dell'aggressione: 5 punti sopra l'occhio, versamenti, lividi riportati dal Capogruppo Pd Paolo Marchionne; un ragazzo con lo zigomo rotto è stato trattenuto in ospedale; altri due, di cui uno con il braccio rotto e lesioni alla testa, sono stati dimessi questa mattina. 

foto (3)-2-3Dure le parole del Segretario Pd Roma, Marco Miccoli: "Non si tratta della solita aggressione, e solo la casualità del passaggio di una volante dei Carabinieri ha potuto evitare il peggio. Noi siamo qui oggi per dire che non esiste nessuna deroga alle leggi dello Stato, e non possiamo permettere che questi che si definiscono fascisti del terzo millennio possano continuare ad agire liberamente. Noi oggi siamo qui per fare nomi e cognomi  di queste persone, riconducibili al movimento Casapound e a Blocco Studentesco. Uno di questi è il ben noto Alberto Palladino, noto anche come Zippo, famoso per gli scontri di Piazza Navona: ieri notte è stato riconosciuto perchè calandosi la sciarpa che gli copriva il volto, ai giovani ragazzi avrebbe detto 'Adesso sapete chi sono'. Questa aggressione non era un modo per intimidire, è stata premeditata. Possiamo dire che è stato un tentato omicidio. Non si può più tollerare che queste persone ricevano fondi dalle Istituzioni, dal Comune, fondi utilizzati per aprire palestre o per attività culturali. Le responsabilità devono emergere".

"Erano tutti col volto coperto, tre avevano i caschi in testa. Abbiamo sentito solo: Uccidiamo questi comunisti", è il racconto di Paolo Marchionne, che prosegue: "E' capitato a tutti di discutere per idee diverse, qui in consiglio lo facciamo sempre. Ma queste persone avevano spranghe e bastoni ed erano gli stessi che hanno aggredito i ragazzi del collettivo del Nomentano alcuni mesi fa, ossia i responsabili della gestione dell'occupazione di Val D'Ala, 200. Resta quindi una questione di fondo: non è pensabile che chi va ad attaccare i volantini, qualsiasi idea abbia, possa essere mandato in ospedale. Io ho sporto denuncia questa mattina verso Alberto Palladino, adesso ci aspettiamo una seria presa di posizione di tutti".

Accuse a cui Casapound ha risposto: "CasaPound risponderà con delle querele agli esponenti del Pd che accusano l'associazione di estrema destra di essere responsabile dell'aggressione a cinque militanti democratici avvenuta la scorsa notte a Roma. "Non ne so nulla, lo apprendo ora - dice al telefono con l'ANSA Gianluca Iannone, presidente di Casapound Italia. "Sono le solite denunce contro di noi, con toni ridicoli, perché siamo l'unico movimento presente in tutta Roma. Iannone risponde anche al Capogruppo Pd Paolo Marchionne, che ha detto di aver riconosciuto tra gli aggressori Alberto Palladino: "Palladino è un volto molto noto, è troppo facile dire che è stato lui. E' come se dicesse che c'ero anche io. Prima dell'estate Palladino ha subito un attentato dinamitardo sotto casa sua. La situazione è invivibile per colpa dei soliti noti dei centri sociali. Nei giorni scorsi sotto casa di un ragazzo che frequenta CasaPound sono comparse scritte di minaccia". 

Molti gli interventi di condanna dell'atto da parte delle forze politiche di opposizione. Un atto condannato anche dal Pdl nel corso della conferenza: il Capogruppo Francesco Vaccaro ha dichiarato: "E' stata superata la misura della tollerabilità, i dibattiti veri sono quelli che facciamo noi in aula consiliare. Faremo un invito pressante alle Istituzioni affinchè ciascuno adotti tutti gli atti necessari per fare in modo che una cos del genere non accada più". Il Presidente del consiglio del IV Municipio, Roberto Borgheresi, ha poi aggiunto: "Questa è un'attività aggressiva che usa la politica come scudo. Ritengo doveroso condannare questi episodi anche adottando un atto concreto del consiglio. Valuteremo la possibilità di costituirci parte civile".

I fatti di ieri notte hanno riacceso la polemica sulla situazione sicurezza a Roma. Il Pd sta presentando in queste ore un'interrogazione parlamentare su questa vicenda, chiedendo di porre fine alla situazione di impunità di chi ha posto in essere questi atti, ma anche di fare luce su eventuali finanziamenti che possono essere arrivati a movimenti e associazioni distampo neofascista.

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