Montesacro, comitati e associazioni si mobilitano: "Il sentiero ciclopedonale va salvato"
Dopo un anno prosegue la battaglia per il tracciato di via Favignana, Insieme per l'Aniene onlus: "Li racchiusi storia e battaglie del territorio"
"Salvate lo storico sentiero ciclopedonale" - è questo il grido che si leva dai comitati e dalle associazioni di Montesacro da quasi un anno impegnate nella battaglia per la salvaguardia del piccolo tracciato tra via Favignana e Piazza Monte Gemma.
Una stradina limitrofa alla Riserva Naturale Valle dell'Aniene che, a causa di alcuni lavori di ristrutturazione di una palazzina di via Cimone, con annesso passaggio di automezzi, "rischia di essere snaturata".
La salvaguardia del sentiero ciclopedonale
Il timore delle associazioni è infatti che quel lembo verde, da sempre aperto solo a ciclisti e pedoni, possa divenire una strada carrabile a tutti gli effetti: "Pare vogliano farla diventare un accesso ai garage, ma li non vogliamo auto: nemmeno per il solo transito da e verso i box" - dicono da Città Giardino ricordando i grandi sacrifici per la tutela di quell'angolo di Riserva. Anni di pulizie straordinarie, cura del verde e deterrenti contro lo sversamento selvaggio dei rifiuti.
A Città Giardino una strada "spuntata dal nulla": verifiche su integrità Riserva e permessi
"Non stiamo combattendo per 150 metri di verde per un capriccio: in quel sentiero, nato grazie ai finanziamenti del Comune e ai campi di volontariato internazionale, è racchiusa una parte di storia di questo quartiere per la quale tante realtà del territorio si sono spese" - ha spiegato a RomaToday Beppe Taviani di Insieme per l'Aniene onlus sottolineando l'importanza del sentiero.
"Tra Ponte Mammolo e Ponte Nomentano la stradina rappresenta una valida alternativa al percorso del GRAB lungo il fiume che d'inverno è impercorribile e pericoloso, in tanti poi la utilizzano tutti i giorni come scorciatoia a piedi visto che permette di 'tagliare' due anse, quasi 2km".
Le associazioni incalzano: "Documentazione poco chiara"
Una battaglia che associazioni e residenti stanno portando avanti con fatica: tra ricerca e reperimento di documentazioni e l'intenzione di intraprendere anche una battaglia legale, "sulle autorizzazioni concesse non escludiamo di fare ricorso" - dicono da via Favignana.
"Gli atti degli uffici che con molta lentezza stanno emergendo evidenziano una mancanza di chiarezza nella documentazione a supporto dei lavori edilizi e della conseguente violenza al percorso ciclopedonale che - ha ribadito Insieme per l'Aniene onlus - è strutturale nella sentieristica della Riserva Naturale Valle dell'Aniene".
Il sentiero "che no non può diventare carrabile"
"Vogliamo che la senitieristica venga salvaguardata e ripristinato il percorso verde attualmente devastato: li sono racchiusi anni di storia, fatica e battaglie anche in prospettiva futura del nostro territorio. Se quei 150 metri diventano carrabili - ha concluso Taviani - tutto questo salta, non possiamo accettarlo".