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Città Giardino Montesacro / Via Levanna

Delibera 140, il Brancaleone vince la sua battaglia: le chiavi tornano agli assegnatari

Prima i sigilli poi il dissequestro, dopo un anno di abbandono locali riassegnati

Stop a musica, serate ed eventi: la delibera 140, quella sul riordino del patrimonio comunale, si era abbattuta anche sul Brancaleone, storico locale di via Levanna, spegnendo gli impianti e facendo calare il sipario su programma culturale e intrattenimento.

Il Brancaleone: l'ex centro sociale di Montesacro

Nato come centro sociale, dal 1996 il Brancaleone era stato dato in concessione dall'amministrazione, così come molti altri spazi della Capitale finiti nel mirino del provvedimento.

Nel dicembre del 2016 il sequestro dello stabile con il locale accusato di morosità a seguito dell'applicazione del canone pieno scattato dopo la fine della concessione. 

Tre mesi dopo, nel marzo 2017, la sentenza del Tribunale del Riesame che, con pure le accuse di occupazione e furto d'energia decadute, ha dissequestrato l'immobile disponendone la restituzione agli assegnatari

Da quel giorno è trascorso quasi un anno, undici lunghissimi mesi durante i quali i locali di via Levanna, per trent'anni punto di aggregazione culturale soprattutto per i più giovani, sono rimasti in stato di abbandono: destinati al lento ed inesorabile declino. 

Di recente il capitolo finale: le chiavi del Brancaleone tornano agli assegnatari, autorizzati a riprendere pieno possesso degli spazi "spenti" dalla delibera 140. 

"Si arrendano quelli che immaginavano di poter chiudere la città: la giustizia ha fatto il suo corso e il Brancaleone torna ad essere legittimo assegnatario dei locali che da oltre un anno sono chiusi. Una giustizia che rimette in fila i fatti e sbugiarda, se mai ci fosse bisogno di altre prove, l'amministrazione municipale che abbiamo mandato a casa e quella comunale che speriamo si ravveda" - hanno scritto in una nota Paolo Marchionne, capogruppo uscente del Pd in Municipio III, ed Erica Battaglia, delegata all'assemblea romana del Pd. 

Il progetto del Municipio III: 250mila euro per via Levanna

Locali, quelli di via Levanna, sui quali l'ex amministrazione grillina di Piazza Sempione aveva messo gli occhi: 250mila euro la somma stanziata per la ristrutturazione dello stabile dove, senza alcun progetto concreto presentato, la Giunta Capoccioni immaginava di realizzare un centro culturale. 
Da li l'atto di indirizzo del parlamentino di Montesacro, un documento del Pd votato dalle opposizioni divenute maggioranza dell'Aula, che chiedeva di definanziare il restyling di via Levanna e utilizzare quella somma per via Monte Ruggero, 39: il malconcio plesso scolastico del Tufello dove sorge anche la Biblioteca Flaiano. 

Lo spettro della delibera 140 sulle realtà di Montesacro

Ma in Municipio III lo spettro della Delibera 140 non ha spaventato solo il Brancaleone, tante le realtà del territorio alle prese con le contraddizioni del provvedimento: tra queste Astra, Lab! Puzzle ma anche la scuola di musica, teatro, danza e fotografia Insieme per Fare, la onlus a sostegno delle persone con problemi di salute mentale Insieme con Te, la Misericordia di Castel Giubileo e il centro riabilitativo Tangram. 

"Attendiamo ancora, dopo mesi di vertenze in tutta Roma, il regolamento sugli spazi pubblici ad uso sociale: una vertenza, quella sulla Delibera 140, - hanno concluso Marchionne e Battaglia - che grida vendetta e che ad oggi è ferma solo grazie ai Tribunali".
 

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