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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Sito "Tieni aperto l'Aquaniene" nomina Amatiello nemico n.6

Il coordinatore dell'Mpi è stato nominato nemico dei difensori del circolo dell'Aquaniene. Amatiello ha appoggiato, come ha fatto anche Corbucci, la chiusura della struttura sportiva che è sotto sequestro dallo scorso settembre

Romano Amatiello, coordinatore territoriale in IV Municipio del 'Movimento per l'Italia con Daniela Santanché, è finito nella classifica dei nemici pubblici del centro sportivo Acquaniene pubblicata sul sito 'Tieni aperto l'Acquaniene'.

In sito è nato per protestare contro la chiusura del circolo Acquaniene, avvenuta lo scorso 4 settembre e confermata dal tribunale del riesame che il 26 settembre respingendo il ricorso presentato dai legali del centro sportivo. Si legge sul sito "tra gli esponenti più attivi della pattuglia di guerriglieri che hanno ottenuto il sequestro dell'Aquaniene, annoveriamo anche il coordinatore territoriale del Popolo della Libertà - Gruppo Movimento Per l'Italia - Daniela Santanché, Romano Amatiello". Anche il consigliere PD, riccardo Corbucci fa parte dei nemici di "Tieni aperto l'Aquaniene.

"Sono orgoglioso d'essere definito un 'guerriero' da pseudo 'paladini della giustizia', dichiara in una nota Amatiello. "Voglio sottolineare - continua Amatiello - che questo sito, non solo usa e ha usato illecitamente il logo dell'Acquaniene, ma lo stesso presidente Malagò, ne ha preso chiaramente le distanze, diffidando per le vie legali, tutti i siti internet che utilizzano tale logo."

"Posso solo - aggiunge infine Amatiello - complimentarmi per la pubblicità gratuita fatta alla mia persona, e per il fatto di tenere penosamente in piedi, uno strumento che perseguita una mera cultura dell'illegalità".

"Attualmente ci sono 33 indagati per lo scandalo dei mondiali di nuoto, oltre 150 strutture con apposti i sigilli, tra cui l'Aquaniene, difeso a 'ciabatta tratta' da un 'amministratore-cartone animato' ridicolo (come lui stesso si rappresenta nel sito stesso), e da un'altrettanta ridicola petizione da lui promossa, in quanto ad oggi firmata da sole 45 persone", conclude Amatiello.

Lorenzo Loiacono e Fabio Sabbatani Schiuma, rispettivamente coordinatore romano e coordinatore regionale dell'MPI, hanno espresso, in una nota congiunta, la massima solidarietà ad Amatiello, "responsabile di aver messo il dito in una vicenda evidentemente scottante, e lo invitano a proseguire in questa battaglia di legalità nell'interesse della collettività".

La storia dell'Aquaniene. Spiega Paula de Jesus, urbanista del Partito Democratico: "Con delibera della Giunta Comunale n. 330 del 18 luglio 2007, il Comune di Roma ha concesso alla A.S.D. Circolo Canottieri Aniene l'area già denominata "Palaparioli" sita nel Municipio Roma II, per la realizzazione di un impianto natatorio funzionale per i Mondiali di Nuoto del 2009, su esplicita richiesta del Commissario Delegato avvenuta in data 12 giugno 2007, in forza della deliberazione del Consiglio Comunale n. 85/2007 del 21 Maggio 2007 con cui si dava inizio all'avventura dei Mondiali di Nuoto '09 a Roma. Con verbale del 6 agosto 2007 prot. n. 30437 del 7 agosto 2007, si è proceduto alla consegna provvisoria delle aree".

"La concessione temporanea del terreno era subordinata ad alcune condizioni" continua Riccardo Corbucci "l'accertamento in merito al vincolo della compatibilità ambientale P.T.P. n. 15/8 "Valle del Tevere", l'espletamento della Conferenza di Servizi, finalizzata alla validazione del progetto esecutivo, la perfetta rispondenza dei requisiti richiesti nella delibera n. 85/2007. Quest'ultima, in particolare, richiedeva tassativamente l'acquisizione di atto d'obbligo di ultimazione dei lavori, collaudo degli stessi e omologazione da parte della Federazione Italiana Nuoto entro il 31 marzo 2009″.

"Come rilevato anche dalla magistratura, la realizzazione dell'impianto dell' Aquaniene non ha soddisfatto tutti questi requisiti. Infatti, l'area dove sorge l'impianto natatorio è, tutt'oggi, sottoposta a vincolo ambientale; l'inaugurazione dell'impianto è avvenuta il 24 aprile 2009 con gli impianti ancora non funzionanti, visto che l'apertura al pubblico è avvenuta, e solo parzialmente, sei mesi dopo" continuano Corbucci e De Jesus "sicuramente però non il 31 Marzo, come richiesto dalla delibera 85/2007. Persino la validazione dei progetti esecutivi (ai sensi ex art.47 del DPR 554/99) è avvenuta solo il 4 giugno 2010, cioè oltre un anno dalla fine dei Mondiali di Nuoto, da parte del Dipartimento Tutela Ambiente e Verde - Promozione dello Sport (prot. n.2725)".

"Si potrebbe poi aggiungere che su un terreno pubblico si esercitano attività commerciali che non sembrano avere alcuna funzione pubblica" continuano i due esponenti del PD "al contrario di quanto avveniva con il Palaparioli che era uno spazio espositivo fino al 2007, costituito da una elegante e funzionale tendostruttura di circa mq. 5.000, circondata dal verde, in grado di ospitare Fiere, Mostre ed Eventi di medie dimensioni, nonché convegni e convention. Un vero e proprio spazio pubblico di cui oggi sentiamo profonda nostalgia e che aveva una funzione pubblica assai diversa del pur bellissimo e tecnologico impianto dell'Aquaniene".

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