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Lunedì, 29 Aprile 2024
Altre Settebagni / Salita della Marcigliana

Tre mesi senza Asl e 118: così a Settebagni analisi e visite diventano un'impresa

Sabato mattina la protesta del quartiere sulla via Salaria, al corteo cartelli e fischietti: "Riaprite il Poliambulatorio. Un'ambulanza può salvare la vita"

Cartelli di protesta alla mano, fischietti e tanta rabbia. Così sabato mattina molti residenti di Settebagni sono scesi in piazza per manifestare contro la chiusura del poliambulatorio della Asl di Salita della Marcigliana e la sparizione del presidio del 118

Era infatti la fine dell'ottobre scorso quando la struttura ha chiuso i battenti lasciando di fatto la borgata che sorge sulla Salaria senza alcun presidio sanitario: i più vicini a via Lampedusa, oltre dieci kilometri di strada verso Montesacro, e l'ospedale Sant'Andrea, sette i kilometri che separano Settebagni dal nosocomio di Grottarossa. E così, soprattutto per i più anziani, prenotare visite o fare dei semplici prelievi del sangue è diventata un'impresa. 

Uno stop "temporaneo", hanno assicurato dalla Asl, per permettere i lavori di ristrutturazione necessari dopo il riscontro di alcune crepe, infiltrazioni e cedimenti del fabbricato di Salita della Marcigliana. E insieme al Poliambulatorio da li è sparito pure il presidio del 118. Anche per questo "una risoluzione assolutamente temporanea" - aveva scritto il Direttore Generale dell'Ares, Paola Corradi, agli abitanti sottolineando come il trasferimento in zona Labaro Prima Porta fosse stato dettato da motivi di sicurezza.

Settebagni senza Asl e 118: il quartiere protesta

Ma dopo tre mesi nulla è cambiato e Settebagni chiede una svolta. "Tutto Settebagni è stato privato di un servizio minimo ed essenziale. La motivazione sarà sicuramente nobile perchè la struttura forse presenta dei motivi di inagibilità. Tuttavia noi vorremmo un presidio temporaneo che ci consenta di avere innanzitutto di poter prenotare le analisi e i servizi della Asl per evitare di dover arrivare al Sant'Andrea, a via Lampedusa o dover pagare cifre aggiuntive per i prelievi a domicilio" - ha spiegato a RomaToday Bianca Tonetto, segretaria del Comitato di Quartiere Settebagni.

"La cosa che ci preme ancora di più - ha sottolineato Tonetto - è il presidio del 118. Qui a Settebagni non abbiamo più un'ambulanza il che non significa una privazione solamente per il nostro quartiere ma per un intero quadrante e per un bacino di utenza che arriva a Monterotondo. Nessuna ambulanza a Settebagni - ha fatto notare la segretaria del Comitato di Quartiere - significa nessun mezzo di soccorso vicino all'asse Salaria dove gli incidenti sono all'ordine del giorno. L'arrivo tempestivo di un'ambulanza - ha tenuto a sottolineare Tonetto - in certi casi può davvero salvare la vita". 

Ma che cosa chiede Settebagni alle istituzioni? Sicuramente la riapertura tempestiva del Poliambulatorio della Asl e il ripristino immediato del presidio dell'Ares: "Il 118 - dicono - non ha necessità di una struttura specifica, vorremmo che presidiassero comunque nel quartiere magari in uno dei parcheggi".

Per quanto riguarda invece la riapertura di Salita della Marcigliana il Comitato di Quartiere ha pure chiesto una verifica di agibilità ai Vigili del Fuoco: "Dalle istituzioni - dicono da Settebagni - non abbiamo avuto alcuna risposta se non quella relativa alle verifiche strutturali". La richiesta è quella che la Asl ponga una struttura temporanea al servizio del quartiere: "Basterebbe un container nel quale poter effettuare prelievi e prenotazioni". 
 

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